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La guerra in Ucraina e il genocidio palestinese sono l’ennesima conferma di una residua disposizione imperiale degli Stati Uniti e la riprova di una inconsistenza dell’Unione Europea, che è legata alla sua soggezione alle logiche di sistema.

Osservatorio sul mondo che cambia: il nuovo ordine mondiale si costruisce tra politiche di riarmo nazionali, tensioni economiche e conflitti pericolosi, evidenziando le crepe di una strategia del tutto incoerente.

Da "Rearm" a "Readiness": il riarmo europeo cambia nome, ma non sostanza. Tra la libertà di armarsi senza regole, il ritorno della Germania come potenza militare e le ambizioni italiane nel Mediterraneo, l’equilibrio geopolitico si fa sempre più instabile.

Venerdì, 21 Marzo 2025 08:00

L'effetto Serra nuoce gravemente alla pace

Il 15 marzo 2025, sulle pagine de La Repubblica, il giornalista Serra indice una manifestazione a sostegno dell'Unione Europea.

Trattative segrete tra Russia e USA per la pace in Ucraina, ma l’Europa e Kiev remano contro. Il riarmo europeo è un’illusione pericolosa e la dottrina russa cambia gli equilibri globali.

L'appello di Michele Serra a sostegno di questa UE equivale ad un appello per sostenere il riarmo e la guerra.

La rubrica settimanale a cura della rivista comunista on line La Città Futura con Orazio Di Mauro.

Il sostegno delle élite europee all’Ucraina non è solo geopolitico, ma essenziale per mantenere il loro sistema di potere: una pace prematura potrebbe destabilizzare l’ordine neoliberista e minare il controllo tecnocratico. La guerra diventa così una difesa dell’attuale gerarchia economica e politica.

Un osservatorio sul mondo che cambia, la rubrica settimanale a cura della rivista comunista on line La Città Futura con Orazio Di Mauro.

Videointervista al docente Antonio Mazzeo, pubblicista e attivista contro la guerra sulle dinamiche guerrafondaie della futura amministrazione Trump e sulle precise responsabilità delle classi dirigenti dell'Unione europea e dell'Italia nell'escalation militarista e bellicista. Concludiamo discutendo sulla necessità di non limitarci alle analisi di tali foschi scenari, ma sull'esigenza di individuare le modalità per rilanciare, a partire dal nostro paese, un grande movimento di masse contro le guerre imperialiste.

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La città futura

“Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l’attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c’è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti.”

Antonio Gramsci

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