Dibattito

Questa sezione è dedicata ad ospitare contributi inediti che non necessariamente rispecchiano la linea editoriale ma che ci sembra comunque utile pubblicare per favorire il dibattito sulle questioni poste e pervenire ad una sintesi conciliatoria che necessariamente passa attraverso il superamento dell'unilateralità cui le posizioni contrapposte sono spesso viziate. Tale conciliazione – così necessaria per la ricomposizione del movimento comunista sempre più spaccato in sette incapaci di riconoscere l’unilateralità delle proprie posizioni e istanze – passa proprio per il riconoscimento della porzione di validità che ha la prospettiva opposta alla propria, ovvero per la comprensione critica dei limiti di quest’ultima.

Il 25 febbraio si vota per eleggere il Presidente della Sardegna e il consiglio regionale. Non è usuale la candidatura del presidente dell’associazione Honebu di archeologia, ma contro la destra si è reso necessario. Pierluigi Montalbano è candidato con la lista “Progetto Sardegna” nella coalizione per Renato Soru.

Il capitalismo vegan è un bene o no per la liberazione animale? La probabile commercializzazione della versione vegetale di un prodotto popolare come la Nutella ha rinfocolato il dibattito nei movimenti animalisti. L’articolo supera la polemica delle parti in causa tramite la critica marxista del riformismo e dell’estremismo.

Le contraddizioni del sistema capitalistico incontrastato hanno prodotto una profonda retrocessione della democrazia che si riflette anche nell’inconsistenza ed involuzione della comunicazione.

Il 12 dicembre alla Casa Bianca c’è stato un incontro tra Zelensky e Biden e quasi in contemporanea il senatore repubblicano Vance, in un’intervista alla CNN, ha dichiarato che l’Ucraina deve avviare trattative con la Russia e concedere territori. Non si tratta soltanto di soldi, le relazioni tra USA e Ucraina sono cambiate.

La 34a indagine del Sole 24Ore del 4 dicembre, presenta la provincia di Napoli al 105° posto. Il Sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, ha fatto dichiarazioni non in riferimento ai parametri dell’indagine, ma al turismo e all’offerta culturale da essa indipendenti, presentando interpretazioni che non possono passare inosservate.

Si è tenuto una settimana fa a Torino un convegno organizzato da Interstampa, Cumpanis e il Centro Studi Nazionale “Domenico Losurdo” sul socialismo con caratteristiche cinesi e sul ruolo della Cina nell’attuale scenario internazionale, al quale ha partecipato come relatore anche un compagno del collettivo de La Città Futura.

A partire dalla necessità di comprendere cosa sia effettivamente una prassi “anticapitalista” in un contesto come quello di oggi, caratterizzato da un evidente squilibrio nei rapporti di forza tra le classi, si cerca di definire il ruolo e il significato di termini come “teoria” e “astrazione”, di chiarire gli equivoci che nascono dal modo immediatistico e moralistico di intendere l’azione. Si ribadisce l’esigenza di un’analisi della fase attuale per mettere in prospettiva sia le false immagini “concrete” dell’agire politico “spontaneo”, sia l’eclissi della critica dell’economia politica nel linguaggio e nei concetti di molti movimenti antisistema, tra qui quello legato alla liberazione animale.

Una generazione a metà tra Occidente ed appartenenza politica e familiare: votare socialdemocratico in Germania e nazionalisti-conservatori in Turchia, cavalcando l'esclusione anziché emanciparsi. È così che crescono i fascismi in Europa e nei Balcani, mentre il capitalismo fagocita tutti.

La destra nel suo insieme, sul modello italiano, si appresta a vincere le elezioni del Parlamento europeo del 2024. Una proposta di un programma comunista per sconfiggere le destre estremiste in Europa.

Un intervento a proposito del nostro editoriale della settimana scorsa. Una riflessione sullo stato della guerra fra Russia e Ucraina che pubblichiamo volentieri.

Le elezioni politiche assomigliano sempre di più alle elezioni del consiglio di amministrazione di una multinazionale.

La profonda crisi globale e le contraddizioni che stanno esplodendo inesorabilmente, oltre a grandi pericoli portano grandi possibilità di cambiamento. I comunisti hanno il compito, alla luce di un’analisi seria e non condizionata dalla propaganda mainstream, di individuare una strategia di azione e di portarla avanti concretamente dove possono incidere sui processi reali di cambiamento.

Il conflitto in Ucraina al momento non ha raggiunto gli obiettivi espliciti e impliciti del governo russo. Inoltre, ha indirettamente contribuito ad approfondire la divisione interna fra le forze comuniste e operaie a livello internazionale. Analizziamo, in particolare, le due principali prese di posizione congiunte di forze comuniste a livello internazionale e, sintetizziamo infine la posizione del segretario del Partito comunista ucraino.

Le considerazioni di Lenin sulla guerra e le caratteristiche della fase imperialista del capitalismo sono ancora di eccezionale attualità per descrivere la partecipazione al conflitto in Ucraina delle grandi potenze della NATO e le loro peculiarità economiche, politiche e militari. Sono certamente meno valide e attuali nel connotare il ruolo della Russia in tale conflitto e la sua economia, mentre risultano più utili a descrivere alcune tendenze politiche e militari di questo paese.

L’invasione dell’Ucraina o l’operazione speciale russa rende più facile o più difficile portare avanti una tattica multipolare in funzione della strategica rivoluzione sociale? L’invasione o l’operazione speciale e la conseguente guerra rendono complessivamente più forte l’imperialismo e la Nato o li indeboliscono? L’emancipazione degli sfruttati russi e ucraini è resa più facile o più complessa dalla invasione o dalla operazione speciale?

L’antifascismo di cui abbiamo bisogno è quello delle lotte sociali e sindacali contro i fascisti alleati di agrari e industriali, contro il fascismo che mandava le giovani generazioni a morire nelle guerre imperialiste e coloniali, contro le leggi razziali e la limitazione delle libertà individuali e collettive. Il fascismo che metteva all’indice libri scomodi per ottenebrare le menti dei giovani.

Il multilateralismo è oggi l’unica tattica possibile considerato che la strategia rivoluzionaria non è all’ordine del giorno, o piuttosto bisogna puntare sulla lotta di classe, in quanto il multilateralismo può divenire funzionale alla divisione del mondo in aree di influenza fra potenze imperialiste, subimperialiste, capitaliste classiche o improntate a un capitalismo di Stato?

Un esame accurato della proposta della CGIL di riduzione dell'orario di lavoro a parità di salario e, in generale, delle possibili modalità di tale riduzione.

Le energie rinnovabili sono la soluzione ma occorre sfatare una serie di obiezioni “tecniche” che sono sbandierate col solo intento di ritardare la trasformazione e mantenere in sella le fonti fossili.

Ci troviamo in una fase di grave difficoltà dell’imperialismo atlantico, in cui la crisi economica strutturale al sistema capitalista ci fornisce le condizioni per un’azione rivoluzionaria che porti l’umanità verso un nuovo modello sociale e di sviluppo.

Il sistema capitalista in sé, basato sullo sfruttamento dell’uomo sull’uomo e dell’uomo sulla natura, è la radice sia della crisi ecologica del pianeta sia del rischio di catastrofe nucleare.

La storia del capitalismo dalla sua genesi alla sua putrefazione, che ne rende necessario il superamento in senso eco-socialista, sebbene ci siano delle oggettive barriere e delle necessità storiche per superare questi ostacoli.

I problemi della transizione al socialismo e al comunismo dei paesi accerchiati dall'imperialismo, la lotta contro tutti gli imperialismi e le ragioni economiche e politiche della guerra in Ucraina.

Dal momento che la realtà è contraddittoria, anche la sua interpretazione deve essere in grado di ricomprendere in sé tale complessità. Se da un punto di vista economico la Russia non è ancora un paese imperialista, ciò non toglie che alcuni aspetti della sua politica estera possano essere interpretati e criticati in quanto sciovinisti.

A distanza di vent’anni dalle oceaniche manifestazioni contro la guerra, il fronte pacifista odierno si presenta debole e frammentato.

Se in Francia si blocca il Paese contro la nuova legge previdenziale e anche in Inghilterra il clima è surriscaldato, è tragicomico il comportamento dei sindacati confederali italiani di fronte alla scure contro i lavoratori.

Pubblichiamo un contributo di originale analisi del sistema capitalistico

L'imperialismo non può essere considerato un'alternativa al patrarcato: devono essere combattuti entrambi. In Iran, come in Messico, in Arabia Saudita come in Afghanistan, in Turchia e in Libia, per la liberazione delle donne e dell'umanità.

Socialismo dai caratteri cinesi e ruolo della Cina nel quadro internazionale. Sintesi dell'intervento conclusivo di Fosco Giannini, direttore della rivista “Cumpanis”, al convegno di sabato 26 novembre 2022 presso la sala della Cooperativa Aurora di Milano sul XX Congresso del PC Cinese.

All’indomani della finanziaria che, di nuovo, come un anno fa, promette di non rispondere ai reali problemi dei e delle lavoratrici e studenti, la CGIL promuove la mobilitazione generale, scaglionata per regioni, dal 12 al 16 dicembre.

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La città futura

“Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l’attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c’è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti.”

Antonio Gramsci

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