Può succedere certo, ma a me non era mai capitato di votare per una forza politica e in questo caso AVS, Alleanza Verdi e Sinistra, che una parte degli europarlamentari eletti da quella forza politica, quasi in tempo reale, venissero meno alle loro promesse elettorali cancellando con un voto un punto importante, il numero 13, del loro programma politico che nello specifico si chiamava “L’Italia della pace”.
Sia chiaro e senza equivoci il programma di AVS era unico sia per i Verdi e sia per la Sinistra, ed entrambe le due forze politiche, insieme, avevano l’obbligo di onorarlo, cosa che è stata fatta soltanto dagli europarlamentari di Sinistra. Sono rammaricato per aver votato AVS, con quest’articolo chiedo scusa a quanti per le elezioni europee del 5 e 6 giugno ho invitato a votare per AVS.
Giovedì 18 luglio il parlamento europeo ha eletto per la seconda volta Ursula Von der Leyen presidente della Commissione europea con 401 voti e oltre a quelli della sua maggioranza composta da popolari, socialisti e liberali com’è noto ha ricevuto i voti del gruppo dei 54 europarlamentari del gruppo dei Verdi. Poiché la maggioranza dichiarata era di 401 deputati è chiaro che i Verdi hanno votato a favore e compreso quelli che sono stati eletti in Italia. La votazione si è svolta a scrutinio segreto e non c’è documentazione ufficiale ma i Verdi poco prima del voto avevano dichiarato che avrebbero votato per la riconferma di Ursula von der Leyen e Angelo Bonelli, leader dei Verdi italiani, aveva dichiarato che il voto dei Verdi italiani sarebbe stato favorevole alla riconferma ed era legato all'impegno di Ursula von der Leyen sui temi dell'ambientalismo, della transizione ecologica, compreso il no all'ingresso formale in maggioranza dei conservatori di Ecr della Meloni, quindi del rilancio del conflitto Ucraina-Russia e la concessione di armi da utilizzare in territorio russo. Gli europarlamentari dei Verdi italiani votando la riconferma di Ursula von der Leyen sono stati con questo voto contro la pace, che era stato un punto fondamentale del loro programma politico.
Su 707 deputati che hanno partecipato al voto 284 sono stati i contrari e 15 si sono astenuti mentre 7 sono state le schede nulle, la maggioranza necessaria era di 360 voti. Prima del voto, Ursula von der Leyen aveva presentato le sue priorità politiche per i prossimi cinque anni in un dibattito con i deputati e il tema del rilancio della difesa è stato tra i temi principali. I Verdi italiani votando Ursula von der Leyen hanno votato contro il loro programma elettorale, in quanto i Verdi sono una delle due componenti di AVS. Il punto 13 del loro programma è stato oggetto di attenzione mirata durante la campagna elettorale e prevedeva che “L’Italia della Pace” fosse una priorità, invece il voto dei Verdi italiani è stato un voto contro il loro programma ed è stato in linea con il programma di Ursula von der Leyen. I Verdi italiani hanno tradito gli elettori e le dichiarazioni di Angelo Bonelli non giustificano il voto che è stato dato per la riconferma di Ursula von der Leyen. Al riguardo è da notare che, quando giovedì 8 agosto l’Ucraina con le armi ricevute dall’Ue e dalla Nato ha invaso la regione russa di Kursk l’Unione europea quasi in tempo reale con un comunicato stampa della Commissione europea ha dichiarato che l'Ucraina ha il diritto di difendersi anche attaccando obiettivi sul territorio della Russia. L’invasione ucraina è in corso e al di là dei progressi bellici, che sicuramente ci saranno in quanto l’Ucraina continua la sua avanzata in territorio russo occupando altre regioni confinanti, il ruolo dell’Ue in questo conflitto è chiaro: contribuire al rilancio del conflitto Ucraina-Russia che di per sé è già una guerra per procura degli Usa e della Nato contro la Federazione russa. Il gruppo dei Verdi al parlamento europeo nella precedente legislatura aveva già votato favorevolmente all’invio di armi all’Ucraina, ma ora con la nuova legislatura si sono aggiunti i Verdi italiani che hanno tradito gli elettori dopo il voto ricevuto alle elezioni europee dell’8 e 9 giugno. C’è il pericolo che questa guerra, definita fino ad oggi come convenzionale, possa diventare qualcosa di diverso e per fermare questo conflitto si debbono attivare negoziati di pace e non armare in continuazione l’Ucraina, perché questo non agevola la pace e crea nuove morti.