Interni

Il sistema politico-istituzionale, negli ultimi 20 anni, è stato caratterizzato da un perenne quadro d’instabilità a cui le classi dominanti hanno sempre risposto con operazioni paventate o reali di trasformazione dell’ordinamento dello stato in chiave decisamente autoritaria ed antidemocratica.

Grande attesa per il Campo largo, ma ha vinto la Destra con un risultato netto. Marco Marsilio si riconferma governatore dell’Abruzzo. In quest’articolo si tratta dell’opposizione alla Destra, del significato politico di queste elezioni e di come costruire un’alternativa alla Destra.  

Due testimoni d’eccezione della repressione della manifestazione studentesca, della indignazione suscitata dalla carica dei minorenni, del vano tentativo di intimidire chi si mobilita contro il genocidio.

Le elezioni regionali in Sardegna di domenica 25 febbraio sono state vinte dalla coalizione formata dal Pd, M5S e centrosinistra con un margine rispetto a quella della destra, di circa 3000 voti. Alessandra Todde è stata eletta Presidente.

Una riflessione sul quadro politico in vista delle prossime elezioni europee

L’Informazione istituzionale è di estrema importanza e quando non c’è si fruisce soltanto di quella emessa dai media che spesso presentano servizi con interpretazioni servili rispetto al quadro politico dominante. Si presentano le motivazioni di questa inadempienza da parte della presidente Giorgia Meloni.

I CPR sono dei veri e propri lager, centri detentivi e punitivi che fotografano uno tra gli aspetti più vergognosi e reazionari dei rapporti di sfruttamento della forza lavoro che tende ad instaurare il modo di produzione capitalistico.

La mobilitazione dei trattori ha riacceso i riflettori sulla questione agroalimentare e del cambiamento climatico ma ha aperto anche delle sacrosante riflessioni sulla natura delle alleanze di classe

Una volta giunti al governo i populisti di destra si dimostrano i principali svendipatria , inclini alle politiche imperialiste incentrate sulla guerra e sull’austerità

Nella sua fase imperialista il capitalismo spinge le proprie politiche predatorie sulla pelle dei lavoratori fino alle estreme conseguenze, basta guardare come abbiano iniziato ad introdurre subdolamente la sanità privata in regioni apripista come la Lombardia

Troppo spesso a sinistra si tende a concepire l’internazionalismo come una negazione semplice, assoluta del nazionale e non come una negazione determinata, un superamento dialettico che toglie quanto di limitato c’è nella prospettiva nazionale, tesaurizzandone al contempo gli aspetti positivi e ancora validi.

La liberalizzazione del mercato energetico è stata posta come condizione per accedere al PNRR , traducendo, soldi tolti alle tasche dei lavoratori per finire in quelle delle multinazionali.

Se è vero che un popolo non è libero se ne domina e opprime un altro, l’emancipazione reale del genere umano non si potrà mai realizzare fino a che vigerà, come nella famiglia patriarcale, la schiavitù domestica delle donne.

Il re nudo

Lo sciopero indetto da Cgil e Uil smaschera la politica economica del governo Meloni che si è rivelata contro gli interessi dei lavoratori e dei più poveri

Fin troppe micce si sono accese che potrebbero divampare nella terza guerra mondiale. L'emersione di una “lista per la pace” in un momento storico come questo è un segnale importante per dare voce a quella  maggioranza della popolazione italiana che non vuole l’invio delle armi destinate ai paesi belligeranti.

L’appello di Michele Santoro per una lista elettorale alle prossime elezioni europee rischia di essere l’ennesimo tentativo di assemblare pezzi di sinistra dispersa sulla base di una piattaforma vaga, quando invece ci sarebbe bisogno di costruire una piattaforma chiaramente antimperialista che si opponga alla strategia della NATO.

Sabato 30 settembre scorso si è tenuta a Roma l’assemblea di lancio di una lista per la pace alle prossime elezioni europee.

Il caso dei lavoratori in appalto dei musei comunali di Volterra è emblematico di dinamiche ricorrenti in molte città italiane.

La scomparsa di Giorgio Napolitano non ci vede uniti al coro delle celebrazioni acritiche. È stato infatti fra i principali protagonisti dello scioglimento del Pci, delle politiche di smantellamento del welfare e del ruolo dell’Italia di vassallo degli Usa.

“Quanto può valere la vita di un lavoratore? Dieci granate bastano?”. Lo scorso mercoledì 13 settembre, vi è stata una forte esplosione all’interno di una fabbrica che smaltisce e recupera polvere da sparo da bonifiche, la “Sabino Esplodenti” di Casalbordino, provincia di Chieti. Tre operai perdono la vita in seguito alla deflagrazione: Giulio Romano, originario di Casalbordino, Fernando Di Nella, di Lanciano e Gianluca De Santis, 40enne, sposato e padre di 2 bambini, residente nel comune di Palata, in provincia di Campobasso. Altri tre operai morirono, nella stessa fabbrica, nelle stesse circostanze, nel dicembre del 2020.

Sabato scorso è stato presentato a Milano il neonato Centro studi “Domenico Losurdo”, con un convegno che ha affrontato l’attuale fase politica nazionale e internazionale in molteplici aspetti, delineando la necessità, perché si possa concretamente agire per il cambiamento, di un impegno formativo e culturale di tipo marxista che ponga solide basi teoriche come strumento di lotta.

Via libera alla costruzione dell'ennesima base militare. Opere di compensazione e una narrazione a senso unico con il sostegno attivo del centro sinistra per indorare la pillola

Le navi crociere che ormeggiano nel porto di Ancona determinano alti livelli di inquinamento che causano la media di 110 morti premature all’anno. Il Pd difende gli interessi della speculazione e non della salute pubblica. Una prima vittoria di chi vi si oppone.

Il centralismo democratico, al contrario del centralismo organico o burocratico, richiede un partito di quadri e non di massa e la possibilità di organizzarsi liberamente in correnti. La democrazia non può essere delegata, il potere non può essere diviso, in quanto sovrano è il popolo, il multipartitismo è indispensabile, debbono essere rispettati tanto i diritti civili e le libertà individuali, quanto i diritti di cittadinanza e i diritti economici e sociali.

La deriva urbanistico-sociale delle città d'arte, devastate dal marketing del turismo, che vedono spopolarsi i centri storici, trasformati in musei, e sfigurarsi gli apparati commerciali. In assenza di politiche economiche che creino lavori alternativi saremo destinati a diventare camerieri dei ricchi di mezzo mondo a casa nostra.

Le operazioni di greenwashing vengono poste in atto esclusivamente nella misura in cui favoriscono i profitti dei ceti dominanti ai danni delle classi #subalterne.

Ci vuole un fronte unito in grado di riunire le forze indispensabili a rovesciare un governo reazionario, sviluppando al contempo la massima autonomia culturale, politica e organizzativa dei comunisti. A tale scopo ci vorrebbe una frazione in cui riunire le forze comuniste per consentirgli di portare avanti nel modo più incisivo la lotta per l’egemonia all’interno di un fronte necessariamente così ampio da costringere i reazionari al governo a dimettersi.

Per quanto lo spirito di scissione abbia un valore fondamentale per i comunisti, bisogna anche considerare che solo costruendo forme di unità più ampie dei nostri nemici di classe, che hanno il potere, potremmo contribuire a ricostruire una indispensabile soggettività rivoluzionaria.

Le tendenze radicali del governo della destra-centro sembrano impensierire persino i più importanti rappresentanti del grande capitale finanziario, a partire da Bankitalia che denuncia come la tassa piatta rappresenterebbe “un unicum tra i sistemi in vigore nelle maggiori economie avanzate”.

In una dichiarazione che annuncia una sua iniziativa oscurantista Renzi scopre le carte. Altro che terzo polo, siamo di fronte a un intervento organico alla peggiore destra. Un attacco alla libertà di stampa e di opinione simile a quello praticato da alcuni ministri del governo Meloni.

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La città futura

“Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l’attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c’è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti.”

Antonio Gramsci

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