Interni

A dispetto della narrazione apologetica sulla nostra democrazia, l’Italia e in generale i Paesi del mondo occidentale, sin dagli anni ’80, ma con un’accelerazione a partire dall’implosione dell’URSS, hanno subito un attacco non solo alla democrazia sostanziale, ma anche ed in particolare a quella formale.

Il sistema carcerario opera come un’istituzione esclusivamente repressiva che viola i diritti umani e il principio costituzionale secondo cui le pene devono essere finalizzate alla rieducazione. I carceri per minori e giovani dovrebbero a maggior ragione seguire l’obiettivo della rieducazione e dell’inserimento lavorativo.

Per riconquistare le masse la sinistra #radicale dovrà essere in grado di #egemonizzare il processo di ricomposizione delle forze che dovranno restituire una rappresentanza politica alle classi medio-basse.

Occorre rilanciare con forza il tema dell’alleanza tra le forze politiche che intendono difendere i ceti sociali medio-bassi, senza perdere lo spirito di scissione e la necessaria critica all’opportunismo di sinistra e al riformismo di destra.

Ricostruzione sommaria degli stracci ideologici della destra al governo e dei suoi predecessori.

Elezioni Regionali Lazio: sabbie mobili, come tirarci fuori. La proposta de “La Città Futura”, i nodi critici e le possibilità

Perché la sinistra non appare in grado di fare tesoro della peggiore e più strutturale crisi del modo capitalistico di produzione?

È il vecchissimo e sporco giochino del divide et impera

Mentre in migliaia sfilano a Predappio con la camicia nera, il problema per il governo è rappresentato dall’illegalità dei rave party.

Se a questo quadro tendenzialmente catastrofico sommiamo la guerra in Ucraina e le forti scosse di assestamento in direzione di equilibri internazionali sempre più necessari, la crisi globale del capitalismo e la devastazione ambientale galoppante, possiamo ben comprendere come il governo Meloni sia chiamato in questa fase ad accentuare i suoi tratti più repressivi e identitari.

Dopo aver contestato un'iniziativa della destra in università ed essere stata duramente attaccata, la comunità studentesca della Sapienza chiama una grande assemblea antifascista per questo giovedì 27 ottobre alle 17.

Questo mi pare il punto fondamentale che conferma l’assunto che il fascismo, oggi come cento anni fa, costituisce una carta di riserva o se volete di ricambio per il capitale. Identici sono infatti i capisaldi del programma dragomeloniano, e sono essenzialmente due: salvaguardia ad ogni costo dei profitti nell’attuale situazione di acuta difficoltà sociale determinata da guerra, pandemia e devastazioni ambientali, da un lato, e supina subalternità agli Stati Uniti e alla NATO fino al sacrificio supremo nell’olocausto nucleare purtroppo possibile, dall’altro.

Abbiamo intervistato il giornalista Alberto Fazolo sull’attuale fase politica. Guerra, politiche neoliberiste, governo di estrema destra e assenza di un forte e unitario partito comunista. In questa situazione i comunisti devono impegnarsi per sostenere e promuovere lotte di massa e accumulare forze per la costruzione del partito.

Il prossimo 29 ottobre, a 100 anni dalla Marcia su Roma, ci saranno iniziative dei gruppi fascisti?

Nell’anniversario della Marcia su Roma, è prevista una parata militare di reduci: per il carattere ambiguo dell’iniziativa, è importante che la voce di dissenso di tutti gli antifascisti si faccia sentire forte e chiara.

Qualche breve considerazione a proposito dell’ultimo rapporto dell’Organizzazione internazionale del lavoro (Ilo), riferito all’occupazione lavorativa dei giovani tra i 15 e i 24 anni

Di fronte al pericoloso progetto del rigassificatore, le maggiori forze politiche di Piombino pensano alle schermaglie reciproche per pura propaganda. Ma la popolazione è veramente preoccupata e si oppone.

Di fronte a una involuzione autoritaria nelle istituzioni italiane ed europee e al sempre più feroce massacro sociale, la sinistra di opposizione si trova impreparata, debole e frammentata. Le imminenti elezioni anticipate mettono in primo piano la necessità di uno sforzo unitario, unica possibilità di essere credibili per la classe subalterna e di tornare a darle voce. Pur rilevando dei limiti, riteniamo che Unione Popolare in questo momento si sia fatta carico di questo sforzo, e intendiamo sostenerla.

E’ nato il Coordinamento di Unità Popolare: per l’unità d’azione!

A pochi giorni dalla partecipata e colorata manifestazione a Coltano (circa 10 mila partecipanti) indetta dal comitato NO Base e dalla popolazione del Borgo abbiamo rivolto alcune domande al Comitato No Camp Darby sulla militarizzazione del territorio.

Si profila un aumento dei carichi di lavoro per i docenti e una decurtazione del potere d’acquisto dei salari, insieme al taglio di migliaia di cattedre. Se insegnanti e sindacati non sapranno rendere efficace lo sciopero del 30 maggio, rischiano una sconfitta da cui sarà difficile rialzarsi.

Timeo Danaos et dona ferentes, temo i greci anche quando portano i doni. La militarizzazione dei territori, anche quando mascherata da investimenti di rigenerazione urbana, non porta benefici ai territori.

“Ribellarsi è giusto”, diceva Mao, soprattutto se il nostro popolo non intende essere risucchiato nel vortice globale determinato dall’ineluttabile fine dell’Occidente che ci trascina in un drammatico contesto di aumento della miseria, devastazione ambientale e guerra totale

Forse il più grande servizio sociale che possa essere reso da chiunque al paese e all'umanità è formarsi una famiglia (George Bernard Shaw)

Nostra intervista a Federico Giusti, esponente del Comitato No Camp Darby, dopo il presidio davanti alla base militare Usa. Urge costruire un nuovo movimento che metta insieme il no alla guerra, alla Nato, all’impoverimento delle classi popolari, al governo Draghi e all’Unione Europea.

Piccolo ritratto di Franco Ammendolia, compagno e educatore di tante generazioni di giovani, militante nelle lotte sociali e ambientali e appassionato animatore culturale.

Il mese scorso si è tenuto a Milano – analogamente ad altre città nello stesso periodo – un dibattito pubblico organizzato dal Centro culturale Cumpanis sul tema dell’unità dei comunisti e della ricostruzione di un partito comunista in Italia. Pubblichiamo una sintesi dell’intervento del presidente del centro culturale Cumpanis milanese, Vladimiro Merlin, che ha delineato le necessarie caratteristiche non elitarie e non di testimonianza del partito comunista futuro tutto da costruire, unendo i cocci dell’attuale frammentazione.

A Livorno, il 25, 26 e 27 marzo scorsi si è tenuto il secondo congresso del Partito comunista italiano: al centro dell’attenzione l’unità dei comunisti e la costruzione di un fronte unico della sinistra di classe, entrambi temi cari al nostro collettivo. “La Città Futura”, presente ai lavori, ha portato il suo saluto.

L’Anpi che esce dal suo 17° congresso assume la fisionomia di un nuovo soggetto politico della sinistra a cui i comunisti dovrebbero partecipare con idee e proposte in grado di favorire profondi cambiamenti sociali.

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La città futura

“Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l’attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c’è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti.”

Antonio Gramsci

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