Dibattito

Questa sezione è dedicata ad ospitare contributi inediti che non necessariamente rispecchiano la linea editoriale ma che ci sembra comunque utile pubblicare per favorire il dibattito sulle questioni poste e pervenire ad una sintesi conciliatoria che necessariamente passa attraverso il superamento dell'unilateralità cui le posizioni contrapposte sono spesso viziate. Tale conciliazione – così necessaria per la ricomposizione del movimento comunista sempre più spaccato in sette incapaci di riconoscere l’unilateralità delle proprie posizioni e istanze – passa proprio per il riconoscimento della porzione di validità che ha la prospettiva opposta alla propria, ovvero per la comprensione critica dei limiti di quest’ultima.

Spunti e considerazioni sullo stallo della nostra azione politica.

Per un rilancio del federalismo europeo democratico e socialista

Un’analisi sulla fase, sui nuovi modi di produzione del capitale e su alcuni errori del “bertinottismo”
Dal momento che la moneta unica ha generato diversi problemi ed incongruenze, urge una soluzione. L’Euromed resta una prospettiva fortemente credibile ed altamente realizzabile.

Il primo 25 aprile della nostra storia chiusi in casa

Per far fronte alla crisi lo stato dovrà intervenire massicciamente. Ma non aspettiamoci che lo faccia nell’interesse dei lavoratori. L’alternativa è superare il capitalismo.
Per non cambiare le regole europee si preferisce voltare la testa dall’altra parte e non vedere la crisi. Ma basterà?
Movimenti sovranisti, ambientalisti, democratici caratterizzano lo scenario politico internazionale. Che cosa rappresentano?
Nella sezione Antonio Gramsci del Partito Comunista di Sassari si è tenuta la presentazione del libro di Adelmo Cervi e Giovanni Zucca: “Io che conosco il tuo cuore. Storia di un padre partigiano raccontata da un figlio”.
Costruendo un’alternativa rivoluzionaria globale
Dalla rete metallica di confine è stato contrabbandato di tutto. Un territorio coinvolto nel tempo della Resistenza e anche negli anni del terrorismo. Ne parliamo con Cecco Bellosi, scrittore.
Leghismo e populismo non sono la causa ma il prodotto della crisi del sistema politico e dell’ordinamento sociale esistente, i quali non corrispondono più alle aspettative di larga parte della comunità.
Lo schiavo che non organizza la propria ribellione non merita compassione per la sua sorte
Intervista ad un militante di “Classe Contro Classe” che ha organizzato il Primo Maggio internazionalista e euro-astensionista per le strade di roma est
Clima alterato e fine delle risorse fossili: è urgente passare all’idrogeno, per l’ambiente, per la pace e per colmare le enormi diseguaglianze.
Dai protagonisti, Giorgia Meloni e George Soros, a un contorno di personaggi che ci fanno raccontare una storia tragica.
Il confronto tra le forze politiche di sinistra sul programma e le alleanze in vista delle elezioni europee ha palesato problemi e limiti riguardanti la corretta valutazione dei rapporti di forza e la radicalità vista come antidoto al tradimento di classe e al riformismo.
Perché la lotta per la liberazione degli animali deve diventare patrimonio della sinistra?

Intervista a Gianni Porta, ricercatore e militante politico, dirigente nazionale oltre che consigliere comunale del PRC, autore del libro Buchi nell’acqua. Sinistra ed egemonia liberale nel movimento Acqua bene comune.

Il marxismo e le ideologie di liberazione nell’arte nazionalista irlandese.

Perché quando si parla del popolo curdo, c’è così tanta omertà e silenzio?
La decisione di revocare la scorta al colonnello Sergio De Caprio è una decisione sbagliata e pericolosa contro cui bisogna opporsi.
Lettera dal carcere di Jordi Cuixart, imprenditore catalano rinchiuso per il sostegno dato alla causa dell’indipendentismo catalano.
La guerra a Domenico Lucano, sindaco di Riace, ultimo esempio della fascistizzazione in atto.
Il movimento comunista italiano dovrebbe riflettere profondamente sulla necessità di approfondire la questione cinese, la quale rimane oggetto di mistero o di repulsione per molti comunisti italiani che, accettando il giudizio liquidatorio del marxismo occidentale, rischiano di stare dalla parte sbagliata della barricata.
Per recuperare rappresentatività politica in una società futura senza alcun dominio di classe e di genere.
Contro l’intergruppi che genera la guerra tra bande è necessario il soggetto politico unitario. Contro l’assemblearismo che conduce al minoritarismo costruiamo la democrazia consiliare.

Se noi davvero sappiamo cosa c’è dietro il disastro del ponte Morandi, che cosa aspettiamo a riprendere il discorso della ricostituzione di un rinnovato Partito Comunista?

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La città futura

“Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l’attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c’è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti.”

Antonio Gramsci

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