Dibattito

Questa sezione è dedicata ad ospitare contributi inediti che non necessariamente rispecchiano la linea editoriale ma che ci sembra comunque utile pubblicare per favorire il dibattito sulle questioni poste e pervenire ad una sintesi conciliatoria che necessariamente passa attraverso il superamento dell'unilateralità cui le posizioni contrapposte sono spesso viziate. Tale conciliazione – così necessaria per la ricomposizione del movimento comunista sempre più spaccato in sette incapaci di riconoscere l’unilateralità delle proprie posizioni e istanze – passa proprio per il riconoscimento della porzione di validità che ha la prospettiva opposta alla propria, ovvero per la comprensione critica dei limiti di quest’ultima.

L’introduzione del pareggio di bilancio in Costituzione inibisce la possibilità di contrastare il ciclo economico, di assicurare i diritti costituzionali e di progettare lo sviluppo. La deriva borghese della socialdemocrazia.

Le ex acciaierie Lucchini di Piombino, fra una cessione aziendale e un’altra, hanno chiuso i battenti dal 2014. Qui si intrecciano i problemi del diritto al lavoro e del diritto alla salute.
Senza istituzioni che mantengono la parola, la fiducia non viene generata. E senza fiducia, il progresso è paralizzato.
Intervista a Stefano Azzarà, professore di storia della filosofia contemporanea e storia della filosofia politica all’Università di Urbino e direttore della rivista “Materialismo storico”, su lotta teorica e contro-informazione, fascismo e “rossobrunismo”, Potere al Popolo e crisi della sinistra in Italia.
Un’analisi dell’intervento di D’Alema al 2° Congresso Mondiale sul Marxismo tenutosi a Pechino.
Tra chi oggi propone un mesto ripiegamento nazionale e chi miserevoli aggiustamenti delle politiche economiche di Bruxelles, rivendichiamo con forza la certezza del diritto e della democrazia.

La confusione tra il principio scientifico (vaccinazione) e la sua realizzazione (vaccini) porta a trasferire la (sacrosanta) difesa del primo nei secondi e la critica (altrettanto sacrosanta) dei secondi nel primo, a danno di tutti.

Prospettive per potere al popolo all’indomani delle elezioni.
Non si può continuare a ignorare il marxismo dal punto di vista filosofico.
Le critiche provenienti da sinistra dimenticano che l’Italia è in una fase non rivoluzionaria e dunque alle elezioni bisogna andare con parole d’ordine radicali ma compatibili col sistema.

Due assemblee molto partecipate hanno dibattuto di programma e candidati con esiti non scontati che ci devono far riflettere.

In Catalogna emerge nelle urne la fragilità della sinistra e l’ambiguità dei nazionalismi.

Per l’assemblea nazionale del 17 dicembre, alcune considerazioni sulla prospettiva futura di Potere al Popolo: la costruzione di un fronte anticapitalista dei comunisti.

Oltre i limiti del nazionalismo, il progetto costituzionale di una Spagna nuova.
Il centenario della rivoluzione russa: la sua importanza ed interpretazione.
Di fronte alla nostra attuale debolezza ognuno di noi ha il dovere di lavorare con intelligenza, determinazione e pragmatismo all’unità tra i comunisti.
Pubblichiamo un’interessante riflessione sulla ricostruzione dell’identità comunista e non genericamente di “sinistra”, ancor più necessaria durante il passaggio elettorale.
L’amara lettera di Stefania Fattori, una compagna costretta a lasciare l’Italia per riacquistare la dignità.
Un modello di democrazia, di organizzazione politica, militare e sociale per la regione.
L'idea che il referendum di Zaia-Maroni sia inutile è radicalmente sbagliata.
L’utilità dei concetti di globalizzazione, multilateralismo, regionalismo e imperialismo.
Relazione di Carlo Formenti alla Scuola Estiva “Crisi della democrazia? Lessico politico per il XXI secolo” dell'Università di Trieste-
L’indipendentismo è sempre da perorare come diritto della volontà popolare o, in specifiche situazioni, è illegittimo perché contrasta con la Costituzione? Ne risponde il giurista Paolo Maddalena.
Tutti i partiti maggiori voteranno e spingono a votare “si” ma certa sinistra si ostina a predicare l’inutilità del referendum autonomista e l’astensionismo. Ma siamo davvero sicuri che sia così?
Giovanni Bruno commenta il documento unitario [1] approvato dalla Federazione pisana del Prc in tema di costruzione del nuovo blocco storico e di alleanze politiche.
Appello per il No al referendum consultivo: per contrastare la pericolosa ideologia dei partiti maggiori ma anche per opporsi all’inerzia di quella sinistra che cede le piazze ai fascisti.
Ancora una risposta a Boghetta.
Quali compiti per i comunisti di fronte al referendum per l'autonomia in Lombardia?
Immigrazione, “invasione”, europeismo e atlantismo: una risposta alla lettera di Indipendenza e Costituzione.
Ricostruire l’unità dei comunisti e non di una sinistra senza identità.
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La città futura

“Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l’attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c’è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti.”

Antonio Gramsci

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