Dibattito
Questa sezione è dedicata ad ospitare contributi inediti che non necessariamente rispecchiano la linea editoriale ma che ci sembra comunque utile pubblicare per favorire il dibattito sulle questioni poste e pervenire ad una sintesi conciliatoria che necessariamente passa attraverso il superamento dell'unilateralità cui le posizioni contrapposte sono spesso viziate. Tale conciliazione – così necessaria per la ricomposizione del movimento comunista sempre più spaccato in sette incapaci di riconoscere l’unilateralità delle proprie posizioni e istanze – passa proprio per il riconoscimento della porzione di validità che ha la prospettiva opposta alla propria, ovvero per la comprensione critica dei limiti di quest’ultima.
Le considerazioni di Lenin sulla guerra e le caratteristiche della fase imperialista del capitalismo sono ancora di eccezionale attualità per descrivere la partecipazione al conflitto in Ucraina delle grandi potenze della NATO e le loro peculiarità economiche, politiche e militari. Sono certamente meno valide e attuali nel connotare il ruolo della Russia in tale conflitto e la sua economia, mentre risultano più utili a descrivere alcune tendenze politiche e militari di questo paese.
L’invasione dell’Ucraina o l’operazione speciale russa rende più facile o più difficile portare avanti una tattica multipolare in funzione della strategica rivoluzione sociale? L’invasione o l’operazione speciale e la conseguente guerra rendono complessivamente più forte l’imperialismo e la Nato o li indeboliscono? L’emancipazione degli sfruttati russi e ucraini è resa più facile o più complessa dalla invasione o dalla operazione speciale?
L’antifascismo di cui abbiamo bisogno è quello delle lotte sociali e sindacali contro i fascisti alleati di agrari e industriali, contro il fascismo che mandava le giovani generazioni a morire nelle guerre imperialiste e coloniali, contro le leggi razziali e la limitazione delle libertà individuali e collettive. Il fascismo che metteva all’indice libri scomodi per ottenebrare le menti dei giovani.
Il multilateralismo è oggi l’unica tattica possibile considerato che la strategia rivoluzionaria non è all’ordine del giorno, o piuttosto bisogna puntare sulla lotta di classe, in quanto il multilateralismo può divenire funzionale alla divisione del mondo in aree di influenza fra potenze imperialiste, subimperialiste, capitaliste classiche o improntate a un capitalismo di Stato?
Un esame accurato della proposta della CGIL di riduzione dell'orario di lavoro a parità di salario e, in generale, delle possibili modalità di tale riduzione.
Le energie rinnovabili sono la soluzione ma occorre sfatare una serie di obiezioni “tecniche” che sono sbandierate col solo intento di ritardare la trasformazione e mantenere in sella le fonti fossili.
Ci troviamo in una fase di grave difficoltà dell’imperialismo atlantico, in cui la crisi economica strutturale al sistema capitalista ci fornisce le condizioni per un’azione rivoluzionaria che porti l’umanità verso un nuovo modello sociale e di sviluppo.
Il sistema capitalista in sé, basato sullo sfruttamento dell’uomo sull’uomo e dell’uomo sulla natura, è la radice sia della crisi ecologica del pianeta sia del rischio di catastrofe nucleare.
La storia del capitalismo dalla sua genesi alla sua putrefazione, che ne rende necessario il superamento in senso eco-socialista, sebbene ci siano delle oggettive barriere e delle necessità storiche per superare questi ostacoli.
I problemi della transizione al socialismo e al comunismo dei paesi accerchiati dall'imperialismo, la lotta contro tutti gli imperialismi e le ragioni economiche e politiche della guerra in Ucraina.
Dal momento che la realtà è contraddittoria, anche la sua interpretazione deve essere in grado di ricomprendere in sé tale complessità. Se da un punto di vista economico la Russia non è ancora un paese imperialista, ciò non toglie che alcuni aspetti della sua politica estera possano essere interpretati e criticati in quanto sciovinisti.
A distanza di vent’anni dalle oceaniche manifestazioni contro la guerra, il fronte pacifista odierno si presenta debole e frammentato.
Se in Francia si blocca il Paese contro la nuova legge previdenziale e anche in Inghilterra il clima è surriscaldato, è tragicomico il comportamento dei sindacati confederali italiani di fronte alla scure contro i lavoratori.
Pubblichiamo un contributo di originale analisi del sistema capitalistico
L'imperialismo non può essere considerato un'alternativa al patrarcato: devono essere combattuti entrambi. In Iran, come in Messico, in Arabia Saudita come in Afghanistan, in Turchia e in Libia, per la liberazione delle donne e dell'umanità.
Socialismo dai caratteri cinesi e ruolo della Cina nel quadro internazionale. Sintesi dell'intervento conclusivo di Fosco Giannini, direttore della rivista “Cumpanis”, al convegno di sabato 26 novembre 2022 presso la sala della Cooperativa Aurora di Milano sul XX Congresso del PC Cinese.
All’indomani della finanziaria che, di nuovo, come un anno fa, promette di non rispondere ai reali problemi dei e delle lavoratrici e studenti, la CGIL promuove la mobilitazione generale, scaglionata per regioni, dal 12 al 16 dicembre.
Le indicazioni di Lenin sullo sciopero generale sullo sfondo della prima mobilitazione sindacale contro il Governo Meloni
Ripartire dalla sconfitta elettorale attrezzarci con nuove analisi e nuove lotte. Un contributo per un lavoro in rete delle riviste comuniste.
Il contributo che segue vuole stimolare un dibattito (urgente) sulla situazione oggettiva nella quale siamo immersi e su quali compiti derivano per i comunisti dall’analisi di questa situazione. Il contributo è volutamente steso dall’autore in forma di domande in modo da favorire la massima convergenza sul tema.
Alla luce degli impietosi risultati elettorali, CSI, per lo stesso obiettivo che si prefigge, non può esimersi dall’analisi degli errori che la compagine di sinistra commette ormai da anni.
Pubblichiamo l’appello di uno dei promotori alla raccolta firme per la presentazione della lista di Unione Popolare
Le opposte retoriche dei contendenti che si accusano a vicenda di nazismo costituiscono un ostacolo al raggiungimento di una soluzione negoziata del conflitto ucraino
Un esame delle ragioni del conflitto alla luce non dello “scontro fra potenze” ma della volontà di potenza statunitense.
Scomposizione e ricomposizione dei blocchi continentali e contraddizioni tra imperialismi occidentali con nuovi protagonismi regionali e globali. La guerra in Ucraina è il risultato di tensioni alimentate per decenni dall’espansionismo della Nato, tuttavia la risposta militare di Putin si basa su un calcolo che può rivelarsi errato.
Riportiamo il comunicato proposto l’8 marzo a nome dell’associazione delle donne del Tigray.
Ringraziamo la C.S.I. e pubblichiamo questo appello pervenutoci per alimentare il dibattito attorno a questo tema che ci è caro, per quanto, come noto al nostro lettore, il collettivo politico La Città Futura sia in alcuni passaggi diversamente persuaso in ordine alle prospettive utili all’unità dei comunisti.
Da un congresso locale dell’Anpi, emerge l’ipocrisia delle forze politiche di centro-sinistra, che si dichiarano antifasciste a seconda della loro convenienza, ma portano avanti politiche governative revisioniste dove il valore dell’antifascismo è considerato anacronistico e non viene tutelato.
Lo sciopero generale indetto da CGIL e UIL rappresenta un segnale di svolta o di perfetta continuità nell’alveo della concertazione? Dopo la pandemia nulla andrà tutto bene e nulla sarà come prima.
I media occidentali tendono a demonizzare chiunque si opponga al dominio Usa sul mondo. La Cina, per ovvi motivi è l’obiettivo principale. Vediamo due esempi a proposito di emergenza climatica e informazione.