Quesito n.1. Referendum contro il Jobs Act e i licenziamenti illegittimi
di Angelo CaputoReferendum 8-9 giugno 2025. Scheda verde. Abrogazione della disciplina sui licenziamenti del contratto a tutele crescenti del Jobs Act.
Quesito n.3. Referendum sulla disciplina dei contratti a termine
di Angelo CaputoQuesito n.4. Referendum sul sistema di appalti, subappalti e responsabilità solidale in caso di infortuni
di Angelo CaputoQuesito n.2. Referendum sull'indennità in caso di licenziamenti nelle piccole imprese
di Angelo CaputoReferendum 8-9 giugno 2025, scheda arancione. Indennità in caso di licenziamento nelle piccole imprese
Il 7 Giugno: tutti in piazza contro il genocidio a Gaza e la corsa al riarmo
di RedazioneDal 5 Aprile ad oggi il dibattito pubblico si è concentrato su due fattori: i Referendum dell’8 e 9 Giugno promossi dalla CGIL intorno ai temi del lavoro e della Cittadinanza e l’aggravarsi della politica di sterminio dei palestinesi da parte dello Stato di Israele e del Governo Netanyahu.
La battaglia che vide per la prima volta i palestinesi vincere sull’esercito israeliano Karameh come mito fondativo della resistenza palestinese con il suo leader Yasser Arafat.
Edi Rama, il socialista anticomunista amico di Giorgia Meloni
Giulio ChinappiLe elezioni politiche dell’11 maggio 2025 hanno confermato la leadership di Edi Rama e del Partito Socialista, ma hanno anche evidenziato le tensioni interne al Paese, la riluttanza della diaspora e la nascita di nuovi soggetti politici in una fase cruciale per l’ingresso dell’Albania nell’Unione Europea.
Altro...
Le Filippine fra USA-Cina e la risorsa del dialogo PIME
Orazio Di MauroIl Consiglio europeo ha approvato il SAFE dando avvio al riarmo voluto da Ursula von der Layern. Un ruolo di primo piano, per affrontare la presunta minaccia russa, è ricoperto dalla Germania.
Osservatorio sul mondo che cambia: le illusioni dell’Occidente e le verità del fronte
di RedazioneDall’Ucraina al Medio Oriente, la distanza tra narrativa e realtà si fa sempre più evidente. Mentre l’Occidente rincorre illusioni, sul campo emergono nuove verità.
Si continua ad oscurare in Occidente il fallimento degli accordi di Minsk e le motivazioni del conflitto tra Ucraina e Russia. Le trattative di Istanbul sono su un binario morto, non prendendo in considerazione la questione territoriale, per l’ostilità di Zelensky, e gli altri punti per una pace.