Visualizza articoli per tag: unione europea
Osservatorio sul mondo che cambia: USA e Russia trattano a Riad, Zelensky scaricato e UE in crisi
La guerra in Ucraina come ultima difesa dell’ordine elitario europeo
Il sostegno delle élite europee all’Ucraina non è solo geopolitico, ma essenziale per mantenere il loro sistema di potere: una pace prematura potrebbe destabilizzare l’ordine neoliberista e minare il controllo tecnocratico. La guerra diventa così una difesa dell’attuale gerarchia economica e politica.
Osservatorio sul mondo che cambia: Trump e Putin al tavolo, l’Europa senza voce
Un osservatorio sul mondo che cambia, la rubrica settimanale a cura della rivista comunista on line La Città Futura con Orazio Di Mauro.
I nuovi scenari bellici dell'economia di guerra e le responsabilità di Ue e Italia
Videointervista al docente Antonio Mazzeo, pubblicista e attivista contro la guerra sulle dinamiche guerrafondaie della futura amministrazione Trump e sulle precise responsabilità delle classi dirigenti dell'Unione europea e dell'Italia nell'escalation militarista e bellicista. Concludiamo discutendo sulla necessità di non limitarci alle analisi di tali foschi scenari, ma sull'esigenza di individuare le modalità per rilanciare, a partire dal nostro paese, un grande movimento di masse contro le guerre imperialiste.
L'Unione Europea fra economia di guerra e nuovo patto di Austerità
Con il professore Ascanio Bernardeschi dell'Università popolare Antonio Gramsci, esperto di economia, evidenziamo come l'austerità riguardi esclusivamente le spese sociali e non le politiche belliciste che ci stanno facendo precipitare in uno scontro sempre più aperto con una grande potenza nucleare come la Russia.
Dall’ipocrisia alla follia: disamina del suprematismo occidentale in Ucraina
La sconfitta momentanea della Nato in Ucraina è la conseguenza della follia ideologica di usare un intero popolo come strumento per una guerra imperialista contro la Russia. Cosa faranno gli Stati Europei?
L’Unione Europea al bivio tra guerra e pace
L’Ucraina, nonostante i notevoli sforzi economici e militari occidentali, sembra essere sul procinto di perdere la guerra con la Russia. Ciò spinge verso un ingresso diretto della UE nel conflitto. Per questo alle imminenti elezioni europee è necessario l’affermarsi di un segnale di pace.
Davvero l'Ue vuole entrare in guerra con la Russia?
La sconfitta delle forze del nazionalismo ucraino appare sempre più netta. Forse il bellicismo di Macron e della Von de Leyen è un tentativo di ottenere un armistizio più favorevole, ma comunque si tratta di un rischio serio di escalation che va contrastato con un campagna popolare per la pace.
Intervista a Stefano Fassina sul futuro dell’Europa e il ruolo della sinistra
Nuovi sviluppi nella cooperazione tra ASEAN e Unione Europea
Due importanti eventi che hanno avuto luogo a Bruxelles a inizio del mese di febbraio hanno sottolineato l'importanza della cooperazione tra l’ASEAN e l’Unione Europea, con il Vietnam che ha giocato ancora una volta un ruolo da protagonista.
La città futura
“Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l’attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c’è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti.”
Antonio Gramsci
VIGNETTE
Seguici su
Newsletter
Contattaci: