Visualizza articoli per tag: imperialismo
Unità contro la guerra imperialista e contro la NATO
La Storia non è finita e il mondo va incontro a profondi cambiamenti. Gli USA e la NATO, loro strumento, hanno scelto il terreno della violenza per contrastare i processi in atto di uscita dall'unipolarismo e la crisi profonda del capitalismo. Per essere adeguati a queste nuove sfide occorre superare la frammentazione del movimento comunista e battersi contro le politiche imperialiste di guerra e per l'uscita dell'Italia dalla NATO e dall'Unione Europea.
Unione Europea
Il parlamento europeo ha scarsi poteri e rappresenta un organismo di rappresentanza che ha costi elevatissimi, mentre le politiche di austerity – imposte dai poteri forti che dirigono in modo tecnocratico in funzione oligarca l’Ue – hanno messo sempre più in discussione la stessa credibilità delle democrazie liberali, considerato che i governi, come è apparso in modo evidente dopo la vittoria elettorale della sinistra di Syriza in Grecia nel 2015, hanno scarsissimi margini di manovra, innanzitutto dal punto di vista economico.
Sinistri pregiudizi sul conflitto in Ucraina
L’informazione mainstream e la guerra, l’invio delle armi, il diritto all’autodeterminazione, da che parte stanno i paesi imperialisti e da che parte sono schierate le nazioni antimperialiste e i paesi non allineati? Come si coniuga nello specifico della guerra in Ucraina con la necessaria dialettica fra giustizia e pace?
L’importanza dell’Eurasia
Il conflitto in Ucraina viene da lontano ed è legato alla competizione internazionale per il dominio sull’Eurasia.
Introduzione a Ascesa e declino dell’impero statunitense
Pubblichiamo questa introduzione dell’autore con brani tratti dal volume di A. Pascale, Ascesa e declino dell’impero statunitense, vol. 1 – Genesi di un regime elitario (dalle origini al 1945), La Città del Sole-L’AntiDiplomatico, Napoli/Potenza 2022, pp. 17-26. Info su Intellettualecollettivo.it]
Il XXI Secolo: anarchia imperialista e medioevo nucleare
Scomposizione e ricomposizione dei blocchi continentali e contraddizioni tra imperialismi occidentali con nuovi protagonismi regionali e globali. La guerra in Ucraina è il risultato di tensioni alimentate per decenni dall’espansionismo della Nato, tuttavia la risposta militare di Putin si basa su un calcolo che può rivelarsi errato.
Guerra alla guerra?
L'impotenza dei comunisti è anche il risultato dell’uso pubblico della storia e di un approccio errato alle problematiche nazionali e internazionali. Come siamo arrivati ai nostri giorni con l’egemonia del pacifismo e dell’equidistanza interclassista.
Le cause della guerra in Ucraina
I comunisti devono contrastare in primis l’espansione della Nato, in secondo luogo lo sciovinismo guerrafondaio, in terzo luogo i tirapiedi dell’imperialismo ucraini e in quarto luogo gli oligarchi nazionalisti e anticomunisti russi.
Nazionale e internazionale nei Quaderni del carcere
Gramsci rigetta l’interpretazione meccanicista del marxismo secondo la quale dal cosmopolitismo preborghese si potrebbe giungere all’internazionalismo solo passando attraversando la tappa intermedia del nazionalismo; in presenza di una cultura cosmopolita tale passaggio sarebbe, in effetti, anacronistico, antistorico e persino contrario alla cultura nazionale.
Imperialismo e democrazia
Gli Stati Uniti – che si sentono in diritto di aggredire qualsiasi Stato senza rispetto per il diritto internazionale – promuovono un incontro internazionale dei paesi democratici per isolare e depotenziare le uniche due nazioni in grado di mitigare e limitare lo strapotere imperialista a livello globale.