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Analisi della politica austriaca dal punto di vista del Partito Comunista
La coalizione guidata dai socialdemocratici si conferma in testa, mentre FPÖ compie un balzo storico e il KPÖ registra il suo miglior risultato cittadino, confermando una frammentazione sempre più marcata dello scenario politico.
Lev Tolstoj, voce dell’internazionalismo
Il pensiero di Tolstoj diverge in diversi punti dal pensiero marxiano, tra cui l’idea di rivoluzione, la concezione del denaro e l’ammissione della violenza nella lotta politica, ma lo scrittore resta un riferimento per il pensiero internazionalista per il suo progetto di emancipazione degli uomini dal potere e dalla violenza.
Gramsci, il pacifismo e la non violenza
La non violenza di una massa portatrice d’un principio spirituale superiore di fronte a una minoranza che la opprime porta, come oserva Gramsci, “all’esaltazione dei valori puramente spirituali ecc., alla passività, alla non resistenza”, “che però di fatto è una resistenza diluita e penosa”.
Da dove nasce la debolezza del movimento contro la guerra
A distanza di vent’anni dalle oceaniche manifestazioni contro la guerra, il fronte pacifista odierno si presenta debole e frammentato.
I comunisti e la guerra
Lenin, in polemica con quelli che criticava come socialpacifisti – socialisti a parole ma pacifisti nei fatti – ricordava che l’unico modo per farla finita con le guerre, sempre più causate dall’imperialismo, è di trasformare la guerra (imperialista) fra nazioni in una guerra civile rivoluzionaria fra classi sociali.
Empedocle e l’esigenza di salvare i fenomeni
Contro il rifiuto aristocratico di riconoscere validità al nostro mondo, Empedocle si sforza di mostrarne, contro gli eleati, la razionalità. Al contempo Empedocle denunzia l’ingiustizia di questo mondo, ovvero del mondo esistente e auspica il ritorno a un’età di pace e armonia.
La Lega Internazionale Donne per la Pace e la Libertà sull’invasione della Siria
L’atmosfera del sessantotto in mostra
Lenin: l’imperialismo rende necessaria la rivoluzione
Dalla distinzione fra guerra imperialista e guerra rivoluzionaria, alla critica agli Stati uniti d’Europa.