Dopo 15 mesi di conflitto devastante a Gaza, un accordo per la tregua tra Israele e Hamas è stato annunciato in Qatar, ma resta incerto. I bombardamenti genocidari proseguono, causando decine di vittime, mentre il sistema sanitario è al collasso. Tra negoziati su scambi di prigionieri e tensioni interne ai governi coinvolti, l’incertezza cresce. Intanto, Biden e Trump rivendicano ruoli contrastanti nella tregua, sollevando interrogativi sull'effettiva tutela dei diritti palestinesi. L'unica certezza è che la resisteza palestinese non è crollata e quindi Israele non ha vinto la guerra. Ne parliamo con il Professor Orazio Di Mauro, storico ed esperto di questioni militari.
“Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l’attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c’è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti.”