Visualizza articoli per tag: Kant
Erich Fromm, riflessioni sulla libertà
I filosofi politici moderni hanno elaborato molteplici interpretazioni del concetto di libertà; tuttavia, secondo Fromm, non è sufficiente che siano garantite le condizioni materiali emancipatorie perché l’uomo possa davvero essere detto “libero”. È piuttosto indispensabile che egli sappia esprimere appieno la propria natura, facendosi partecipe di una rivoluzione psicologica, in parallelo a quella materiale.
Il tragico negli scritti del giovane Hegel a Berna
Il superamento dialettico della concezione trascendentale della positività storica porterà il giovane Hegel a interrogarla in una prospettiva fenomenologica, volta a comprenderne dall’interno le ragioni dell’intrinseca tragicità, da cui si svilupperà la dialettica tra finito e infinito.
La teologia rivoluzionaria del giovane Hegel
Il giovane #Hegel è interessato alla #filosofia come a uno strumento indispensabile al rivolgimento della religione esistente, per renderla capace di risvegliare nelle masse popolari il senso della propria libertà, trasformandole da un passivo gregge facile preda della superstizione in un popolo capace di realizzare gli ideali ancora astratti della Dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino.
Il rapporto fra religione popolare e razionale nel giovane Hegel
Per Hegel spirito del popolo, storia, religione, grado della libertà, politica popolare non possono essere considerati separatamente, né in rapporto al loro reciproco influsso né in rapporto alla loro natura. Essi sono intrecciati in un solo nodo.
La contrapposizione fra religione popolare e cristianesimo nel giovane Hegel
Hegel contrappone la concezione pubblica della religione popolare alla concezione privata del cristianesimo
Il giovane Hegel e la radicalizzazione della filosofia kantiana
Il giovane Hegel opere una radicalizzazione della filosofia kantiana, contrapponendo la concezione greca della moralità a quella cristiana
Hegel illuminista e laico
L’interesse per la sensibilità, lungi dall’essere posto da Hegel in contrapposizione al primato della ragione sulla natura, è dettato da una preoccupazione di carattere realista, in quanto sebbene l’empirismo non è in grado di porre princìpi, d'altra parte se si deve operare sugli uomini, questi vanno presi come sono, e vanno ricercati gli impulsi e i sentimenti buoni da cui la natura dell’uomo può essere nobilitata.
Il giovane Hegel e il dualismo kantiano
Nel complesso tentativo di trovare un accordo tra intelletto e sensibilità, che caratterizza in modo più o meno cosciente quasi tutti gli scritti del giovane Hegel sulla religione, è ravvisabile l’influenza di Schiller che, proprio allora, avviava un’elaborazione autonoma della filosofia critica, cercando di superare il dualismo fra ragione e sentimento, trascendentale e storico.
Cassirer: spazio e tempo tra Kant e Einstein
In questa tesina, prodotta in ambito universitario, viene proposto uno spaccato del pensiero del filosofo tedesco Ernst Cassirer.
Hegel e l’ipocondria dell’impolitico
L’ipocondria, questa incapacità di riconoscersi nel reale ovvero la saccenteria del dover essere, non corrisponde certo a uno spirito portato all’attivismo e all’innovazione nei confronti della realtà, ma ha come risultato principalmente l’immobilismo e l’impotenza politica.