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Venerdì, 19 Aprile 2024 11:24

Il giovane Hegel critico del cristianesimo

Il cristianesimo, secondo Hegel, è strutturalmente inefficace a fungere da religione popolare per un’umanità che si è liberata dalle catene del dispotismo e pretende di autodeterminare il proprio agire, di riorganizzare razionalmente le proprie istituzioni, perché la vita cristiana rinvia a una dimensione trascendente, che porta a non farsi carico del mondo intramondano e a lasciarlo dominare dalla tradizione. 

Venerdì, 15 Settembre 2023 17:45

Il giovane Hegel e l’esigenza dell’assoluto

Sono certo che in tutto questo tempo hai pensato qualche volta a me dopo che ci siamo separati con la parola d’ordine “Regno di Dio”. A questa parola d’ordine ci riconosceremo nonostante ogni metamorfosi, io credo. Sono certo che qualunque cosa ti capiti il tempo non cancellerà in te tale tratto. E penso che lo stesso sarà per me [1].

Nella cultura del nostro popolo non vive un Armodio, accompagnato da eterna gloria per aver abbattuto i tiranni e per aver dato uguali leggi e diritti ai concittadini. Quali sono le sue conoscenze storiche? (…) La memoria e la fantasia sono riempite dalla preistoria dell’umanità, della storia di un popolo straniero, dei fatti e dei misfatti dei suoi re che non c’interessano affatto.

Sabato, 08 Aprile 2023 16:40

Metodo e sistema nel giovane Hegel

Nel contesto delle opere di Francoforte l’oscillazione di Hegel tra la consapevolezza delle opposizioni insite nella realtà e l’impulso a conciliarle idealisticamente  rappresenta per Lukács la prima manifestazione del contrasto tra metodo e sistema.

Venerdì, 24 Marzo 2023 17:57

La realizzazione del regno divino sulla terra

Hegel sembra ritrovare un modello storico-ideale della religione popolare proprio in quel mondo greco in cui la frattura fra sensibile e trascendentale, caratterizzante la modernità cristiana, non è ancora avvenuta e, dunque, la lacerazione tra pratiche rituali e religione soggettiva non si presenta; il rapporto con la divinità non comporta la mortificazione della naturalità e della vita.

Venerdì, 03 Marzo 2023 19:45

Logica e storia nel giovane Hegel di Lukács

Hegel abbraccerebbe il punto di vista ideologico della borghesia rivoluzionaria che identificava il proprio interesse di classe con quello generale della società, ma ciò che per Lukács appare degno di nota è che la dialettica universale-particolare nasce proprio dal confronto con i temi storici di scottante attualità politica.

Venerdì, 03 Marzo 2023 21:32

Il giovane Hegel e la Rivoluzione francese

Questa indivisa sostanza della libertà assoluta ascende con la Rivoluzione francese al trono del mondo, senza che potere alcuno sia stato in grado di resisterle. Fu un’alba stupenda. Tutti gli esseri pensanti festeggiarono concordemente quest’epoca. Dominò in quel periodo una sublime commozione, l’entusiasmo dello spirito fece rabbrividire la terra, come se allora per la prima volta si fosse attuata la vera conciliazione dello spirito col mondo.

Venerdì, 03 Febbraio 2023 22:47

Lukács e la continuità fra Hegel e Marx

Lukács attribuisce ai limiti storici e sociali della Germania del tempo l’atteggiamento sempre più rassegnato e conciliativo di Hegel: l’arretratezza tedesca assurge così a criterio chiave di spiegazione dei tratti conservatori e dell’idealismo del pensiero di Hegel, nonché del carattere tragico delle sue scelte pratiche e teoretiche.

Non si può scuotere l’ortodossia – osserva il giovane #Hegel anticipando #Marx – finché la sua professione, legata con temporali vantaggi, è intessuta in tutto il sistema dello Stato. Un tale interesse è troppo forte perché essa possa essere tralasciata così presto, ed esso inoltre agisce senza che se ne sia nell’insieme chiaramente coscienti.

Venerdì, 06 Gennaio 2023 22:38

Hegel e la diatriba sull’ateismo

Il giovane #Hegel aveva già sviluppato una concezione della religione nel senso del #panteismo spinoziano, in netto contrasto con la concezione ortodossa della tradizione ebraico-cristiana, che considera la divinità come una persona.

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La città futura

“Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l’attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c’è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti.”

Antonio Gramsci

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