Visualizza articoli per tag: Lukács

Venerdì, 19 Gennaio 2024 19:17

Lukács da Hegel a Marx

In Hegel scompare il carattere specifico e transeunte dell’alienazione come appartenente a un determinato periodo storico, mentre nelle sue considerazioni economiche Marx, sulla scorta dei fatti della vita reale, tira un netto confine fra oggettivazione nel lavoro in sé ed estraneazione di soggetto e oggetto nella forma capitalistica del lavoro.

Venerdì, 22 Dicembre 2023 21:41

Lukács, Hegel e la dialettica

La filosofia come suprema concentrazione del pensiero umano non ha affatto, in Hegel, il compito di escogitare nuovi contenuti; la sua originale e autentica funzione consiste solo nell’ordinare e nel chiarire ciò che l’evoluzione sociale stessa ha prodotto, in modo che appaia la sua legalità suprema: la dialettica.

Nel presente articolo non ci attarderemo a illustrare l’analisi lukacciana delle singole Figure della Fenomenologia, né ci soffermeremo sulla sua interpretazione dell’architettura complessiva dell’opera; intendiamo piuttosto occuparci dell'alienazione, ritenuto da Lukács il concetto filosofico centrale del capolavoro di Hegel.

Venerdì, 22 Settembre 2023 21:10

Lukács, Hegel e l’economia politica

Come mostra Lukács, nei classici dell’economia politica le categorie economiche non travalicano l’ambito della società civile e dell’agire produttivo; ma in Hegel, che parte dai loro risultati, esse acquistano un significato ben più ampio e un valore euristico che investe la concezione generale della storia e del suo mutamento.

Giovedì, 24 Agosto 2023 16:01

Lukács, economia e filosofia

Hegel è pervenuto, secondo Lukács, alla corretta formulazione del problema per avere egli messo in rapporto il processo teleologico con l’attività lavorativa e per avere concepito lo strumento di lavoro come termine medio di congiunzione tra il progetto teleologico posto dal soggetto e la causalità propria della natura.

Venerdì, 21 Luglio 2023 17:26

Lukács, Hegel e l’economia politica

Secondo Lukács l’incontro con l’economia politica ha esercitato su Hegel un effetto talmente decisivo che le categorie e i fenomeni economici  – oggetto di studio approfondito e di confronto con la realtà della società capitalistica – stanno a fondamento delle categorie dialettiche.

La generalizzazione concettuale non implica affatto necessariamente – come ritiene la logica formale – un impoverimento sempre maggiore di contenuti, in quanto la vera generalizzazione filosofica è – per la ricchezza delle determinazioni tolte in essa – tanto più ricca e più concreta, quanto più alto è il grado di universalità in cui si trova.

Sabato, 27 Maggio 2023 02:10

Lukács e il giovane Hegel

I motivi e i contenuti della “svolta” di Francoforte nell’evoluzione del pensiero di Hegel si possono riassumere nella maggiore aderenza ai fattori storici, recepiti nella loro processualità contraddittoria, donde la sua intenzione di conciliarli ricorrendo a categorie quali la vita, l’amore, il destino, le quali, anche se intrise di misticismo, segnano per Lukács una tappa significativa per l’acquisizione del metodo dialettico.

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Venerdì, 14 Aprile 2023 18:01

Dal teatro epico al teatro dialettico

Come era possibile, si domandava l’ultimo Brecht, sottomettersi all’esigenza di una trattazione epica imposta dai nuovi contenuti conservando, però, le caratteristiche fondamentali attribuite dalla tradizione al genere drammatico, ovvero la sua capacità di sintetizzare e di dare rappresentazione sensibile a quei contrasti ideali che caratterizzano e vivificano le relazioni interumane?

Sabato, 08 Aprile 2023 16:40

Metodo e sistema nel giovane Hegel

Nel contesto delle opere di Francoforte l’oscillazione di Hegel tra la consapevolezza delle opposizioni insite nella realtà e l’impulso a conciliarle idealisticamente  rappresenta per Lukács la prima manifestazione del contrasto tra metodo e sistema.

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La città futura

“Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l’attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c’è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti.”

Antonio Gramsci

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