Il giorno in cui l’Italia perse Pasolini, raccontato da chi visse l’incredulità e il dolore di quelle ore.
La Guerra del Kippur del 1973, tra calcolo politico, complicità e tradimento
Orazio Di MauroLa guerra del Kippur del 1973 non fu una sorpresa incontrollata, ma un conflitto limitato e politicamente calcolato. Secondo le memorie di Vinogradov e i documenti desecretati di USA e Israele, Sadat interruppe volontariamente l’offensiva per avvicinarsi a Washington, sacrificando una possibile vittoria militare. Israele accettò il rischio della sorpresa iniziale per ottenere maggiore sostegno americano. Gli Stati Uniti, guidati da Kissinger, calibrarono il conflitto per evitare vittorie decisive e consolidare la propria influenza in Medio Oriente. La guerra risultò quindi un equilibrio tra successo apparente, vittoria mutilata e supremazia diplomatica.
La finanziaria del governo Meloni è totalmente orientata dagli interessi del grande capitale, i tagli al salario sociale, l'austerità e le spese militari costituiscono i pilastri portanti della manovra. Bisogna concentrare tutte le forze della classe lavoratrice per fermare questo ulteriore passo verso la barbarie sociale e l'ulteriore impoverimento generalizzato delle classi subalterne. Per questo è necessario adoperarsi per uno sciopero unitario.
Il ballottaggio consegna la Bolivia a Rodrigo Paz e interrompe l’esperienza socialista
Giulio ChinappiIl ballottaggio presidenziale del 19 ottobre ha visto la vittoria di Rodrigo Paz, segnando la conclusione di quasi due decenni di governi del MAS. La sospensione della Bolivia dall’ALBA per la postura antibolivariana del presidente eletto apre uno scenario regionale inedito e conflittuale.
Meloni denunciata alla Corte Penale Internazionale
Pasquale VecchiarelliFabio Marcelli ha illustrato i presupposti giuridici della denuncia al governo Meloni e Leonardo Spa per complicità in genocidio, ha parlato del "piano di pace" di Trump e del nuovo fronte di guerra in Venezuela
Cosa sta succedendo nel mar dei Caraibi. Conversazione di classe
di RedazioneLa più grande flotta navale degli ultimi quarant’anni si trova al largo delle coste venezuelane, pronta a scagliarsi contro la rivoluzione bolivariana.
Lo sport popolare nella battaglia per l'egemonia
Pasquale VecchiarelliLa Città Futura ha intervistato Giovanni Castagno sul tema dello sport popolare, interpretandolo in chiave gramsciana e dunque come lotta per l'egemonia. Lo sport popolare secondo Castagno, è anche riappropriazione e spazio di liberazione, in contrasto con lo sport tradizionale dove prevale la logica competitiva. Castagno ha criticato la mancanza di campi da calcio pubblici e lo snobismo amministrativo verso le iniziative sportive popolari, evidenziando la difficoltà di contrastare l'affermazione individuale.
Manifestazione CGIL riuscita ma non basta
Pasquale Vecchiarelli Adriano MorgiaMigliaia in piazza a Roma alla manifestazione della CGIL, con parole d’ordine chiare e nette: giù le armi e sù i salari.
Il Partito Comunista Portoghese analizza i risultati delle elezioni locali
Giulio ChinappiLe elezioni del 12 ottobre hanno registrato un’affluenza in crescita e la vittoria della destra, disegnando una nuova geografia segnata tuttavia da una presenza dell’estrema destra inferiore alle proprie ambizioni. La sinistra arretra, ma conserva le proprie roccaforti, riconquista comuni simbolici e rilancia una linea di lotta sociale e democratica contro il governo Montenegro.
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La forza nucleare francese e britannica, tra potenza simbolica e insufficienza strategica.
Orazio Di MauroLa force de frappe francese e l’arsenale nucleare britannico, eredità della Guerra Fredda, si rivelano oggi gravemente insufficienti. La Francia dispone di circa 290 testate ma non tutte operative, e il Regno Unito di 225, dipendendo integralmente dagli USA. Nessuno dei due può garantire una protezione agli alleati europei. Di fronte alle oltre 5.500 testate russe e ai suoi sistemi ipersonici, le capacità franco-britanniche appaiono irrilevanti. Ne consegue che l’Europa resta priva di un’adeguata copertura nucleare autonoma e dipende totalmente dagli Stati Uniti.
Osservatorio sul mondo che cambia: stop ai Tomahawk, ma la pace in Europa è un miraggio
di RedazioneDall’Ucraina a Gaza, passando per le sanzioni di Trump e la divisione interna in Israele, Orazio Di Mauro spiega come la diplomazia mondiale vacilla mentre l’Europa, schiacciata tra riarmo e sudditanza agli Stati Uniti, chiude ad ogni prospettiva di pace.