Cultura
Fuochi d’artificio in pieno giorno, un bel film che consente, involontariamente, allo spettatore più attento di riflettere sulle tragiche contraddizioni di un paese in cui si sta affermando, non senza resistenze, il modo capitalistico di produzione, con la sua ideologia improntata all’utilitarismo individualista.
“Essere stato minatore non te lo togli mai di dosso, come la solidarietà vissuta sottoterra che ti entra dentro; come la polvere sottile carica di silice che respiri e che ti resta nei polmoni per tuta la vita. “
Con questo approfondito e attento studio sulla figura di Lukács nella sua tempestosa epoca storica, il prof. La Porta intende contribuire alla ripresa della riflessione e del confronto teorico intorno a uno dei massimi esponenti del marxismo novecentesco.
Al complesso del Vittoriano la mostra di Fan Zeng dal titolo "La sinfonia delle civiltà" e la mostra di Yuri Kalyuta dal titolo "Rosso su rosso".
The 9 Secrets, ispirato a Il manoscritto ritrovato ad Accra di Coelho, con il supporto video di Schlöndorff, è spettacolo indubbiamente godibile dal punto di vista estetico. Il grande mestiere e le indubbie capacità tecniche dell’artista si confrontano con un materiale tanto suggestivo quanto povero di contenuti sostanziali, storico-sociali. In tal modo l’opera lascia allo spettatore troppo poco da pensare per essere annoverata a pieno titolo fra le opere della bella arte. Resta un divertissement raffinato e ben confezionato
Il 12 febbraio del 1924 usciva il primo numero dell’Unità e il mese dopo la terza serie dell’Ordine Nuovo, quindicinale. Il 6 aprile fu eletto deputato in un collegio veneto e il 12 maggio lasciava Vienna per rientrare in Italia con l’immunità parlamentare.
Il 15 gennaio del 1921 si apriva a Livorno il XVII Congresso nazionale del Psi. Gramsci non prese la parola. La maggioranza massimalista di Serrati (o comunisti unitari) ottenne 98.000 voti, 58.000 i comunisti “puri” e 14.000 i riformisti turatiani.
Nei decenni seguiti all’89-91, mentre la sinistra ha fatto fin troppo per farsi del male, il dibattito sul pacifismo e la non-violenza è stato progressivamente egemonizzato ed identificato con altre correnti di pensiero, in particolare quelle teorizzate da Gandhi e da Capitini, nonostante le loro ambigue radici
Le meraviglie ambientali dell’isola. Il turismo, l’attività principale. La solidarietà verso un popolo oppresso dalla questione del debito. Mercati e banche bloccati. Ferme le attività commerciali. Opere pubbliche dismesse. Le testimonianze della crisi e le opinioni dai residenti di Corfù. L’annuncio del referendum: Oxi o Nai?
Nella vastissima elaborazione teorica del pensiero femminista e di genere, il concetto tradizionale del Tempo viene scardinato. Da una dimensione lineare e consequenziale, si passa alla concezione di una sincronia di segmenti che permette di mettere in relazione fra loro i punti in comune di fenomeni solo apparentemente lontani fra loro. E così dal Tempo si approda allo Spazio.
Il pensiero e l’opera politica di Berlinguer rispetto alle giovani generazioni, nel confronto con le espressioni e la memoria dei giovani di oggi. Una riflessione che prende spunto dalle molte, e non tutte egualmente valide, opere di rievocazione prodotte nel trentennale della scomparsa.
Il corso d’aggiornamento “La scuola fa differenza” organizzato dal Comune di Roma tramite le associazioni Scosse e Archivia - CIDD cerca di mettere in discussione gli stereotipi culturali e formativi dell’ordine maschile. E trova l’opposizione di buona parte del mondo cattolico.
Il romanzo “Milano Pastis” di Davide Pappalardo ci spinge a una riflessione sul perché la narrativa di genere gialla è divenuta, nel Novecento, una delle più efficaci forme di comprensione della realtà.
Un tempo, prima dell’era informatica, se si voleva sfuggire alla solitudine ci si predisponeva alla ricerca di qualche “anima pia”. Ce n’erano tante disponibili, con cui comunicare. Bisognava semplicemente lasciarsi attraversare dalle parole dell’interlocutore che generalmente avevamo di fronte o via cavo telefonico.
Ci sono libri e libri, storie e storie, autori e autori. Alcuni di questi libri e storie e autori assomigliano di più a esperienze raccontate da un narratore. Io sono come Zagor!, edito per i tipi della nascente casa editrice Classi fa parte di questo genere di libri e Stefano Gavioli è un narratore, di quelli come l'intendeva Benjamin , che dunque "ha la capacità di scambiare esperienze, (...) la cui scrittura si distingue meno dalla voce degli infiniti narratori anonimi".
Timballini di melanzane
Il 19 marzo 1927, in una lettera alla cognata Tania, scritta dal carcere di San Vittore in Milano, Gramsci indica un piano di lavoro e di ricerca che avrebbe dovuto assorbire e centralizzare la sua vita interiore; in questo piano, al primo posto, compare “una ricerca sulla formazione dello spirito pubblico in Italia nel secolo scorso; in altre parole, una ricerca sugli intellettuali italiani, le loro origini, i loro raggruppamenti secondo le correnti della cultura, i loro diversi modi di pensare ecc. ecc”
Sin dalle loro rispettive origini, partito comunista e sindacato in Italia intessono un rapporto strettamente interconnesso e problematico ma tuttavia imprescindibile. Una ricostruzione storica della formazione del Partito comunista in Italia, analizzata dalla contraddizione principale capitale- lavoro la cui rilevanza investe, ancora oggi, le mai mutate esigenze della lotta politica. Analisi del libro “Comunisti e sindacato dalle origini alle leggi eccezionali” di Claudio Gambini (Editori Riuniti, 2015)
Prosegue l’analisi della prof.Ciattini sulla questione femminile tra condizionamenti culturali e materiali della società.
L’asserita “inferiorità” del gentil sesso che per secoli ha dominato, e domina ancora, l’immaginario collettivo, nonché la necessità di regolarne i rapporti e il vissuto come fosse un oggetto, è stata spesso fondata sulla maggiore ( e “naturale”) subordinazione della donna alla specie; ma la necessità di tale regolamentazione va di pari passo con la regolamentazione dell'accesso degli uomini alle risorse materiali e all'uso del lavoro produttivo umano.
Sentir recitare Emiliano Valente nel suo esilarante monologo alla “Casa delle Culture” (Trastevere) è stata una folgorazione. Una folgorazione piacevolissima la performance “Belle bandiere”, di Lorenzo Misuraca, declamata da Emiliano. Quella sera il dibattito politico precedente era davvero impegnativo da seguire. Importante, ma impegnativo e davvero non mi attendevo di uscire dalla “Casa” con il sorriso fra le labbra e di un insolito buonumore.
Crema catalana primaverile
Saper raccontare ai giovanissimi ciò che è stata la Resistenza e le gesta valorose dei nostri partigiani ma, soprattutto, trasmetterne e riattualizzarne i valori necessita non solo di uno storico, non solo di un narratore.
L'ultimo spettacolo, nel complesso non esaltante, portato in tour da Arturo Brachetti sollecita una riflessione sulle condizioni di lavoro e di vita che il mercato e il patriarcato impongono ai precari e, soprattutto, alle donne.
A quasi 80 anni di distanza, ormai, dalla sua morte Antonio Gramsci resta l'intellettuale comunista di più grande rilievo che l'Italia abbia mai conosciuto, preso a modello e studiato a fondo anche in America Latina. Mentre in Italia, invece, l'élite intellettuale delle classi dominanti lavora alla lenta disintegrazione del pensiero che il grande comunista di Ales ci ha lasciato in eredità.
«Nessuno mente tanto quanto l'indignato»: questa frase di Friedrich Nietzsche contenuta nella sua opera Al di là del bene e del male (1886) ben riassume il moderno concetto di «terrorismo dell'indignazione», un'ideologia attraverso la quale, come spiega Domenico Losurdo nel suo ultimo libro La sinistra assente.
Non più un futuro, ma molti futuri. Ma molti futuri sarebbero consolanti, allora conviene dire la frantumazione dei futuri. Da qui parte la 56° Biennale di Venezia diretta da Okwui Enwezor, che aprirà l’8 maggio e si chiuderà il 22 novembre.