Cultura

Alla fine degli anni '60 Mohammed Alì era il simbolo della lotta del popolo afroamericano
Il ruolo dei comunisti nella Resistenza e la nascita della Repubblica democratica
Un saggio di geopolitica e economia mondiale di Domenico Moro
“Pelle di donna” è l’ultimo libro di Alina Rizzi, scrittrice e giornalista comasca, megafono dell’universo femminile
Una serie di racconti della scrittrice e giornalista Amalia di Bartolo dove la fantasia legge realtà difficili
Nozione di ideologia e nozione di cultura
Comunità e Stato a confronto
Sei anni fa moriva il “sindaco-pescatore” di Pollica

La battaglia delle idee e l’Università Popolare A. Gramsci

Fino a che il monopolio dei conflitti è nelle mani dei guerrafondai, non potremo recuperarne una visione positiva e vitale.
Concludiamo questa esposizione dei concetti fondamentali de Il capitale con la teoria della necessaria crisi
Proseguendo nell’esposizione dei lineamenti fondamentali di Il capitale analizzeremo: l’“accumulazione originaria”, l’origine del profitto dal pluslavoro, il “plusvalore assoluto” e “relativo”, la necessità dell’innovazione tecnologica e le condizioni paradossali che produce sui lavoratori salariati.
Solo un partito guidato da una teoria di avanguardia può adempiere la funzione di combattente di avanguardia”
La nozione di feticismo nasce all'interno della riflessione sulla “religiosità primitiva”, ma da questa è trasferita ad altri ambiti culturali
A Sesto scontri tra forze dell’ordine e comunità cinese. Sono numerosi gli episodi di accanimento delle nostre istituzioni sulle Chinatown italiane e l’appello alla legalità e sicurezza appare una giustificazione fuorviante sotto la quale si nasconde in realtà il rifiuto ostinato del dialogo.

Proseguendo nell’esposizione dei lineamenti fondamentali di Il capitale affrontiamo: il feticismo della merce e l’affermazione di una nuova divinità: il denaro. Vedremo inoltre come la reificazione è resa necessaria dal duplice significato della libertà della forza-lavoro nella società capitalista

La nozione di feticismo nasce all'interno della riflessione sulla “religiosità primitiva” ma da questa è trasferita ad altri ambiti culturali. Contiene in sé una prospettiva critica che consente di scomporre i nostri “feticci” nel sistema di relazioni che in essi si cristallizzano

“Solo un partito guidato da una teoria di avanguardia può adempiere la funzione di combattente di avanguardia” (V.I. Lenin, Che fare? 1902) : brevi riflessioni sul ruolo della teoria rivoluzionaria.

Il saggio dell’economista Vladimiro Giacché affronta con estrema lucidità la questione della menzogna, come presenza costante e pervasiva. Come riuscire a sventarla per denunciare che “il re è nudo”?

Cosa è rimasto di quel cambiamento?

A Palazzo Reale di Milano una mostra aperta fino al 10 luglio. A cento anni dalla morte il Comune celebra un protagonista dell’avanguardia italiana del primo Novecento. Una rassegna che esplora la genesi del suo linguaggio e le fonti visive che hanno contribuito alla formazione e allo sviluppo del suo stile.

Alla scoperta dei concetti fondamentali espressi da Marx ne Il Capitale

La mostra in programma fino al 15 agosto 2016 negli spazi espositivi del MASI Lugano.

A cosa serve la paura? L'analisi di Zygmunt Bauman, inventore della società liquida.

L'evoluzione del pensiero di Marx tra la stesura del Manifesto del Partito Comunista e quella de Il Capitale.

Si è svolto presso lo spazio sociale Communia la quinta edizione di Letteraria.

Il panorama religioso di questa regione sta radicalmente cambiando e tali cambiamenti influenzano la coscienza delle masse popolari.

A quasi centosettanta anni di distanza il Manifesto del partito comunista è divenuto ancora più attuale.

La critica di Marx al materialismo naturalistico di Feuerbach.

Prima parte di un'introduzione alla storia della filosofia marxista.

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La città futura

“Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l’attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c’è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti.”

Antonio Gramsci

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