Un passaggio nella costruzione di un movimento di massa contro il riarmo

La manifestazione del 21 giugno è stata testimone dell'inizio di un movimento che rifiuta il riarmo e denuncia a gran voce il genocidio in Palestina, condiviso da più di 500 associazioni.


Un passaggio nella costruzione di un movimento di massa contro il riarmo Credits: Angelo Caputo

Il sogno è quello che possa nascere un movimento unitario a livello europeo e mondiale, unito nella lotta per la nonviolenza e il disarmo.

Quando si parla di Pace non esiste bandiera politica o ideologica, ed è necessario convergere numerosi e fare fronte comune.

La politica dell'aumento delle spese militari, portata avanti in maniera autoritaria dai singoli Stati e dalla Nato va contrastata ora, non possiamo astenerci.

27/06/2025 | Copyleft © Tutto il materiale è liberamente riproducibile ed è richiesta soltanto la menzione della fonte.
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Angelo Caputo

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La città futura

“Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l’attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c’è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti.”

Antonio Gramsci

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