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I corollari della teoria marginalista sono: piena occupazione, giustizia, massima soddisfazione individuale. Ma tutto poggia sulla sabbia di ipotesi irrealistiche. Ciò nonostante essa è considerata l’ortodossia nell’accademia e nei media a causa della sua funzione ideologica.

La causa delle dimissioni dal lavoro non è reddito di cittadinanza ma l’alto tasso di sfruttamento che rende invivibili le condizioni di lavoro. I contratti di lavoro a perdere hanno reso possibile questa situazione.

Il salario appare come il compenso per il lavoro ma è la forma fenomenica con cui si manifesta il valore della forza-lavoro. Il capitale e la sua accumulazione poggiano interamente sullo sfruttamento del lavoro. La legge fondamentale dell'accumulazione capitalistica prevede la presenza di un esercito industriale di riserva. L'accumulazione originaria è basata sulla rapina.

Perché nessuno parla di cancellare il codice Ipca? Per gli stessi motivi per i quali il sistema contributivo continua a essere il faro guida della previdenza con un calcolo che fa perdere ai pensionati potere di acquisto. E così i futuri assegni previdenziali saranno di poco superiori alla metà dell’ultimo stipendio, una autentica miseria senza contare che usciremo dal mondo lavorativo alle soglie dei 70 anni di età.

Venerdì, 11 Marzo 2022 17:21

Pensionati e salariati becchi e bastonati

A salari da fame corrisponderanno pensioni....

Venerdì, 04 Febbraio 2022 17:54

Lavoratori poveri

Sempre più lavoratori sono poveri e indebitati a causa dei bassi salari, della precarietà, del part-time involontario, dei contratti truffa, della dinamica salariale spinta verso il basso dalle privatizzazioni e del rincaro di tariffe e beni essenziali.

Rimosso “in zona Cesarini” il tetto stipendiale dei dirigenti della pubblica amministrazione. Il Governo dei Migliori regala soldi ai redditi elevati.

Negli ultimi decenni i salari, le pensioni e il potere contrattuale sono crollati. Il rinnovo dei contratti non può essere la contropartita dell’intensificazione dello sfruttamento. L’aumento dei salari deve accompagnarsi alla crescita degli organici e all’aumento delle spese per i settori pubblici.

Lunedì, 21 Settembre 2020 03:23

Lavorare meno, lavorare tutti

Diritti o profitti? Il governo Conte fin qui è stato dalla parte dei profitti, ma per uscire dalla crisi e aprire una prospettiva socialista occorre un ruolo attivo degli investimenti pubblici e la riduzione dell’orario di lavoro a parità di salario.
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La città futura

“Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l’attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c’è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti.”

Antonio Gramsci

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