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Hegel, la religione nei limiti della sola ragione e una religione del popolo
È difficile comprendere se Hegel abbia inteso semplicemente riformare il cristianesimo, per ricondurlo alla sua primitiva purezza evangelica e riportarlo entro i limiti della ragione trascendentale, oppure abbia creduto di poterlo sostituire con una religione politica, maggiormente adeguata ai problemi della propria epoca storica e del suo popolo.
Lukács, Hegel e l’economia politica
Secondo Lukács l’incontro con l’economia politica ha esercitato su Hegel un effetto talmente decisivo che le categorie e i fenomeni economici – oggetto di studio approfondito e di confronto con la realtà della società capitalistica – stanno a fondamento delle categorie dialettiche.
Il tragico negli scritti del giovane Hegel a Berna
Il superamento dialettico della concezione trascendentale della positività storica porterà il giovane Hegel a interrogarla in una prospettiva fenomenologica, volta a comprenderne dall’interno le ragioni dell’intrinseca tragicità, da cui si svilupperà la dialettica tra finito e infinito.
Lukács e il concetto di positività nel giovane Hegel
La generalizzazione concettuale non implica affatto necessariamente – come ritiene la logica formale – un impoverimento sempre maggiore di contenuti, in quanto la vera generalizzazione filosofica è – per la ricchezza delle determinazioni tolte in essa – tanto più ricca e più concreta, quanto più alto è il grado di universalità in cui si trova.
Hegel, la religione popolare e il cristianesimo
Non solo la nostalgia della Grecia si fonda sulla scoperta della tragicità presente nella moderna epoca dei lumi, ma la sua praticabilità nel e per il presente è intimamente connessa ai tentativi storici, altrettanto utopistici, che proprio in quegli anni si sperimentavano per dotare la modernità di una nuova religione popolare, in grado di sanare, sul modello dell’antica, l’abisso che si era venuto creando – e intorno a cui ruoterà tutta l’analisi della tragedia della modernità – tra individuo, società civile e Stato.
Hegel e la lotta della ragione contro la positività della tradizione
La presa di coscienza di tutti i problemi che lo sviluppo storico incontrava nella stessa Francia rivoluzionaria, dovevano condurre il giovane Hegel a riflettere sulla drammaticità del processo attraverso il quale la ragione si era venuta affermando sulla positività nel mondo moderno.
Il giovane Hegel e la tragedia del suo mondo storico
Nella cultura del nostro popolo non vive un Armodio, accompagnato da eterna gloria per aver abbattuto i tiranni e per aver dato uguali leggi e diritti ai concittadini. Quali sono le sue conoscenze storiche? (…) La memoria e la fantasia sono riempite dalla preistoria dell’umanità, della storia di un popolo straniero, dei fatti e dei misfatti dei suoi re che non c’interessano affatto.
Metodo e sistema nel giovane Hegel
Nel contesto delle opere di Francoforte l’oscillazione di Hegel tra la consapevolezza delle opposizioni insite nella realtà e l’impulso a conciliarle idealisticamente rappresenta per Lukács la prima manifestazione del contrasto tra metodo e sistema.
Losurdo, Hegel e la logica della rivoluzione
Nella Logica hegeliana i princìpi della Rivoluzione francese vengono sistemati teoricamente e, perciò, tale opera verrà celebrata da molti rivoluzionari; oltre che, come è noto Marx, anche Herzen, ad esempio, la definirà “l’algebra della rivoluzione”, Lenin stesso la leggerà con grande “passione e partecipazione”, Bakunin porrà l’accento sulla contraddizione oggettiva e sull’antitesi, nonché sui salti qualitativi del processo storico.
Il giovane Hegel e la Rivoluzione francese
Questa indivisa sostanza della libertà assoluta ascende con la Rivoluzione francese al trono del mondo, senza che potere alcuno sia stato in grado di resisterle. Fu un’alba stupenda. Tutti gli esseri pensanti festeggiarono concordemente quest’epoca. Dominò in quel periodo una sublime commozione, l’entusiasmo dello spirito fece rabbrividire la terra, come se allora per la prima volta si fosse attuata la vera conciliazione dello spirito col mondo.