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Venerdì, 20 Giugno 2025 16:35

Una tregua per 2-3 giorni?

La Russia ha offerto una breve tregua, di 2 – 3 giorni; tuttavia la pace è lontana perché molto differenti sono le posizioni dei belligeranti. L’Ue, che ha sposato l’economia di guerra, appoggia gli atti terroristici ucraini volti ad alzare il livello del conflitto. Se l’Europa non diventerà teatro di guerra dipende dallo sviluppo del movimento per la pace.

Dall’Ucraina al Medio Oriente, la distanza tra narrativa e realtà si fa sempre più evidente. Mentre l’Occidente rincorre illusioni, sul campo emergono nuove verità. 

Dall’Ucraina al Medio Oriente fino al Kashmir, si delinea un equilibrio instabile destinato a durare.

Guerra nelle guerre, quella della dis-informazione, della propaganda e della creazione di un immaginario bellico di massa rappresenta oggi più di sempre un momento essenziale del confronto politico tra gli stati e lo strumento collaudato della manipolazione sistematica dell’opinione pubblica. Recensione al libro di Sara Reginella, Edizioni Dedalo, 2025.

Un osservatorio sul mondo che cambia, la rubrica settimanale a cura della rivista comunista on line La Città Futura con Orazio Di Mauro.

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Un osservatorio sul mondo che cambia, la rubrica settimanale a cura della rivista comunista on line La Città Futura con Orazio Di Mauro.

Osservatorio sul mondo che cambia: il nuovo ordine mondiale si costruisce tra politiche di riarmo nazionali, tensioni economiche e conflitti pericolosi, evidenziando le crepe di una strategia del tutto incoerente.

Le trattative tra Stati Uniti e Russia continuano, ma i combattimenti in Ucraina non si arrestano. Nel Medio Oriente, gli Huthi resistono mentre gli USA spostano bombardieri strategici a Diego Garcia in funzione anti-iraniana.

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La città futura

“Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l’attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c’è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti.”

Antonio Gramsci

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