Interni

Domenica gli italiani sono chiamati al voto per il nuovo Parlamento. In Lombardia e Lazio si eleggono i Consigli regionali.

Guida alla comprensione del fenomeno migratorio che la vulgata protofascista appiattisce, semplifica e misconosce, giocando d’azzardo sulla pelle degli esseri umani.

Sono passati 38 anni dalla bomba fascista alla stazione di Bologna, quella che il capo della loggia massonica deviata P2 Licio Gelli definì un incidente. Continua l’indagine.
#accettolasfida: è l’hashtag che ha contraddistinto la campagna elettorale della lista “Potere al Popolo”.
La diffusione dell’Appello per la Scuola Pubblica, redatto da un gruppetto di otto sodali, compagni di letture, riflessioni e lotte, ha raccolto oltre 11.000 firme di adesione ai suoi sette punti.
La Lega candida gli economisti anti euro, ma il cuore rimane altrove.
Una possibile articolazione del progetto e dei compiti dei comunisti.
La sfida lanciata da Potere al Popolo va al di là della imminente scadenza elettorale.
Il prossimo 8 marzo la marea femminista globale tornerà nelle strade per denunciare il rifiuto della violenza maschile in tutte le sue forme e trasformare la rabbia delle donne nel grido comune: da #metoo a #wetogether.
Proteste a Roma da parte della comunità curda per l’accoglienza riservata al dittatore Erdogan, responsabile delle stragi in Kurdistan.
Dietro alle promesse dei programmi elettorali c'è la subalternità ai dettami dell'Europa e della finanza internazionale. Potere al Popolo costituisce l'unica vera opposizione e il punto di partenza per ricostruire uno schieramento antagonista di classe.
Mentre si investe sulla Tav, si muore sui treni locali per un asse di ferro sbullonato.
Intervista a Maurizio Acerbo, segretario nazionale del Prc, sul rapporto fra partito e antipartito, nella lista elettorale Potere al Popolo.
È tempo di campagna elettorale e di proposte demagogiche su università e ricerca da parte di coloro che sono responsabili del processo di loro dissoluzione.
Potere al Popolo, oltre al dibattito sorto sulla parola “popolo”, una riflessione altrettanto importante verte sul principale concetto postulato dalla lista: la prospettiva del “potere”.

Si alza il tiro delle organizzazioni malavitose ormai infiltrate in Europa, ogni elezione è l’occasione per progettare affari coinvolgendo deboli uomini politici.

I diplomati magistrale si mobilitano in seguito alla sentenza negativa del Consiglio di Stato e ottengono un primo riconoscimento della propria situazione.

La competenza dei politici ed i limiti del parlamentarismo.

In solidarietà coi lavoratori del commercio, gli attivisti di potere al popolo volantinano davanti a diversi centri commerciali contro le aperture festive.
Una piccola città di provincia sulle prime pagine per una ordinanza del sindaco asservito a commercianti e borghesi.
Le organizzazioni neofasciste attaccano la Cgil. La risposta deve essere all'altezza.
Ex informatore dei servizi segreti condannato all’ergastolo per l’attentato del 1974 in Piazza della Loggia a Brescia.

Finanziamenti mancanti e promesse disattese dal governo: tagliati ovunque i fondi allo studio e alla ricerca.

Dall’assemblea nazionale di Potere al Popolo nasce ufficialmente la candidatura alle elezioni politiche 2018.
A Como, città di frontiera con la Svizzera extra-UE, flussi migratori con tanti respingimenti, una rete di accoglienza sotto mira dei gruppi fascisti, la manifestazione nazionale degli antifascisti.
La sanità lombarda, una grande torta per il grasso capitalismo globale. Sperimenteremo all’ombra della Madonnina la privatizzazione della sanità per diventare il modello di una riforma dell’intero sistema.

Precarizzazione e sfruttamento del lavoro, esclusione della solidarietà, criminalizzazione della povertà, annientamento del dissenso coi manganelli: l’Italia al tempo della repressione.

Libere di Autodeterminarci nei percorsi di fuoriuscita dalla violenza e libere dalla violenza della istituzionalizzazione.

Gli studenti si organizzano per mobilitarsi contro l’alternanza scuola-lavoro e per studiarne gli effetti.
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La città futura

“Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l’attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c’è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti.”

Antonio Gramsci

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