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Dall’alienazione alla nevrosi, un parallelo fra Marx e Freud
Marx e Freud descrivono una situazione di sofferenza e patologia caratteristica dell’uomo odierno, dipendente dal fatto che egli cerca al di fuori di sé il proprio compimento. Le diverse prospettive di analisi portano i due pensatori a soluzioni diverse degli stati di alienazione e nevrosi.
Capitalismo e complesso del denaro
A partire da una correzione apportata all’analisi weberiana delle origini calviniste del capitalismo, Brown mostra come, da un punto di vista psicanalitico, l’attuale sistema poggi sul complesso del denaro, che punta ad alimentare sé stesso in maniera indeterminata a scapito del godimento umano.
Lukács da Hegel a Marx
In Hegel scompare il carattere specifico e transeunte dell’alienazione come appartenente a un determinato periodo storico, mentre nelle sue considerazioni economiche Marx, sulla scorta dei fatti della vita reale, tira un netto confine fra oggettivazione nel lavoro in sé ed estraneazione di soggetto e oggetto nella forma capitalistica del lavoro.
Controtendenze alla caduta del tasso di profitto
Il non omogeneo sviluppo del modo di produzione capitalistico non è imputabile a cause contingenti, ma all’inconciliabile conflittualità insita nella #molteplicità dei suoi centri decisionali
Marx e la libertà ridotta ad alienazione della forza lavoro
Se sul mercato si presentava quale libero proprietario della propria merce, concluso l’affare, si scopre che egli non era un libero agente, che il tempo per il quale egli può liberamente vendere la propria forza-lavoro è il tempo per il quale egli è costretto a venderla.
Malascienza: il tortuoso percorso dell’economia politica fra scienza e apologia.
Un libro per chi vuole capire meglio cosa bolle in pentola della “scienza” economica; a maggior ragione per il militante che vuole dotarsi di strumenti di comprensione della società e poter agire per la sua trasformazione.
L’economia prima e dopo Marx fino ad oggi.
Un’opera che presenta i reconditi di alcuni modelli economici ma il regista è Marx, e sia chiaro, non occupa tutta la scena, lascia ampio spazio alle performance degli economisti della borghesia che descrivono la bontà dell’ordinario sviluppo del capitalismo. L’Autore dell’opera presenta però anche tratti di alcune crisi.
Critica delle magnifiche sorti e progressive dello sviluppo capitalistico
Il fatto che lo sviluppo della forza produttiva nei diversi rami industriali si manifesta non solo in proporzioni, ma spesso in direzione contraria, non è dovuta unicamente all’anarchia determinata dalla concorrenza al particolare carattere del modo borghese di produzione; si ricollega anche con le condizioni naturali, che diminuiscono sovente il loro rendimento, nella misura stessa in cui la produttività aumenta. Come conseguenza si hanno movimenti in senso contrario in queste diverse sfere produttive: al progresso da una parte corrisponde il regresso dall’altra.
Marx e la libertà nella società borghese
Risvolto reale della libertà formale della società borghese è la libertà-privilegio di godere egoisticamente, a proprio piacimento, del proprio patrimonio privato, cioè sottratto alla comunità. L’altro uomo non rappresenta, infatti, la realizzazione della libertà del prossimo ma un limite, un ostacolo al suo arbitrio. Mirando a garantire l’arbitrio dell’individuo egoista, delle sue libertà-privilegi particolari, la società capitalista consente di liberare l’uomo, la sua forza lavoro da ogni considerazione morale o metafisica fino a ridurla a una merce come le altre.
Lukács e il concetto di alienazione nella Fenomenologia dello spirito
Nel presente articolo non ci attarderemo a illustrare l’analisi lukacciana delle singole Figure della Fenomenologia, né ci soffermeremo sulla sua interpretazione dell’architettura complessiva dell’opera; intendiamo piuttosto occuparci dell'alienazione, ritenuto da Lukács il concetto filosofico centrale del capolavoro di Hegel.