Visualizza articoli per tag: Gramsci

Sabato, 12 Marzo 2016 16:00

Marxismo e filosofia

Contro ogni sua volgarizzazione e dogmatizzazione è necessario ritornare allo spirito filosofico e rivoluzionario del marxismo occidentale.

Venerdì, 12 Febbraio 2016 15:45

Bordiga il dimenticato

Ad un anno dal centenario della Rivoluzione d'Ottobre riprendiamo in modo critico le considerazioni del rivoluzionario napoletano.

Sabato, 06 Febbraio 2016 10:01

Il vecchio muore e il nuovo non può nascere

L'attuale crisi del capitalismo e la necesssità del suo superamento

Venerdì, 29 Gennaio 2016 13:31

Antonio Gramsci: un pensiero per l'eternità

A 125 anni dalla sua nascita, un omaggio all'attualità del pensiero del grande pensatore comunista italiano

Venerdì, 22 Gennaio 2016 17:06

Gramsci e la “Rivoluzione in Occidente”

Nato 125 anni fa, Gramsci è il pensatore italiano più letto e studiato al mondo dopo Machiavelli.

Mercoledì, 06 Gennaio 2016 20:56

Gramsci e Lukács in America Latina

L’America Latina è un continente vasto accomunato dall’interesse, teorico e pratico, per il pensiero dei due intellettuali marxisti.

Giovedì, 27 Agosto 2015 20:50

La figura di Davide Lazzaretti

Lo studio della figura di Davide Lazzaretti da parte di Gramsci nei quaderni è finalizzato ad analizzare alcune difficoltà, nonché alcune caratteristiche, del movimento generato dalle classi subalterne nel momento in cui ricercano una propria autonomia politica.

Il 12 febbraio del 1924 usciva il primo numero dell’Unità e il mese dopo la terza serie dell’Ordine Nuovo, quindicinale. Il 6 aprile fu eletto deputato in un collegio veneto e il 12 maggio lasciava Vienna per rientrare in Italia con l’immunità parlamentare.

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Il 15 gennaio del 1921 si apriva a Livorno il XVII Congresso nazionale del Psi. Gramsci non prese la parola. La maggioranza massimalista di Serrati (o comunisti unitari) ottenne 98.000 voti, 58.000 i comunisti “puri” e 14.000 i riformisti turatiani. 

Venerdì, 05 Giugno 2015 22:07

Gramsci nella città di Dite

Il 19 marzo 1927, in una lettera alla cognata Tania, scritta dal carcere di San Vittore in Milano, Gramsci indica un piano di lavoro e di ricerca che avrebbe dovuto assorbire e centralizzare la sua vita interiore; in questo piano, al primo posto, compare “una ricerca sulla formazione dello spirito pubblico in Italia nel secolo scorso; in altre parole, una ricerca sugli intellettuali italiani, le loro origini, i loro raggruppamenti secondo le correnti della cultura, i loro diversi modi di pensare ecc. ecc”

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La città futura

“Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l’attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c’è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti.”

Antonio Gramsci

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