Approfondimenti teorici (Unigramsci)

Questa sezione del giornale è dedicata alla formazione teorica dei lavoratori e delle classi popolari e curata in collaborazione con le compagne e i compagni del collettivo della Università Popolare Antonio Gramsci (Unigramsci). Questa collaborazione nasce dalla volontà di approfondire i legami con una realtà molto impegnata nella “battaglia delle idee”, per formare una visione del mondo “altra”, diversa da quella delle classi dominanti. Non può esistere, infatti, una prassi rivoluzionaria in assenza di una teoria rivoluzionaria e questa non può che esser ricercata a partire dal pensiero critico di Marx, per sviluppare una visione autonoma del mondo, di classe, consapevoli che se i subalterni non hanno una propria visione necessariamente finiscono con l’adottare quella dominante. Questa collaborazione vorrebbe anche essere un elemento di stimolo per la formazione di quegli intellettuali organici di cui il futuro partito del proletariato avrà grande bisogno. Pertanto, in questa sezione pubblichiamo testi di approfondimento teorico, non necessariamente oggetto dei corsi universitari.

Dalla critica all’opera wagneriana Brecht realizza la sua rivoluzione drammaturgica e teatrale dando vita al teatro epico e all’effetto di straniamento.

I caratteri fondamentali e peculiari della civiltà ellenica, che hanno favorito la nascita della filosofia: la democrazia, il commercio e l’attitudine critica.

La formazione illuminista del giovane Hegel decisamente opposta a quella concezione “romantica e mistica” che gli attribuiranno diversi interpreti decisamente sopravvalutati.

Il nuovo assetto geo-politico mondiale bipolare, l'O.n.u. e i suoi limiti, il piano Marshall e la guerra fredda

In seguito all’approdo al marxismo Brecht procede a una radicale revisione della propria posizione sull’arte, maturata intorno alla metà degli anni venti

Occorre riconoscere tanto il contributo delle civiltà orientali, contro la guerra di civiltà, quanto l’aspetto rivoluzionario del sorgere in Grecia della scienza e della filosofia, di contro ai reazionari che esaltano la visione orientale religiosa del mondo

Il periodo giovanile: wagneriano-schopenhaueriano (1872-1876)

Il superamento determinato e dialettico da parte del giovane Hegel della tradizione illuminista e kantiana
Dalla Resistenza all’occupazione dei nazi-fascisti, fino alla grande avanzata dell’Armata Rossa che, dopo aver liberato Berlino, costringe la Germania alla resa senza condizioni.
Marx ha combattuto principalmente l’anarchismo sostenuto da Proudhon. Engels, invece, ha fronteggiato, sia sul piano politico-organizzativo che su quello teorico, l’anarchismo di Bakunin.
Dalle ragioni del successo del positivismo, al positivismo utilitarista anglosassone, al darwinismo sociale
Il percorso di formazione di Brecht, dall’espressionismo alla nuova oggettività, per approdare al teatro epico e a una visione del mondo marxista.
Lo spirito assoluto, ovvero lo spirito dell’umanità che ha per oggetto se stessa, si articola nel corso della storia dalla dimensione artistica, attraverso la religiosa per arrivare nel mondo moderno alla propria forma adeguata, ovvero la forma filosofica
Dal dominio nazi-fascista sull’Europa, passando alla svolta nella guerra con la battaglia di Stalingrado, per arrivare agli scioperi di massa che portano alla caduta del regime fascista in Italia e alla conseguente nascita della Resistenza.
Concludiamo questa nostra introduzione al pensiero marxista con una breve trattazione della psicoanalisi marxista e degli aspetti fondamentali della visione del mondo di Althusser.
Il positivismo è stata la cultura dominante nei paesi capitalistici dalla seconda metà dell’ottocento allo scoppio della Prima guerra mondiale. Nella forma del neo-positivismo è ancora l’ideologia dominante nei paesi anglosassoni.
Proseguiamo nella nostra esposizione dei concetti di fondo della filosofia hegeliana, affrontando le riflessioni sulla filosofia della storia che hanno avuto un’enorme risonanza nella cultura europea.
La Seconda guerra imperialistica mondiale: dall’aggressione alla Polonia all’attacco nazi-fascista contro l’Unione delle repubbliche socialiste sovietiche.
Avviandoci alla conclusione alla nostra analisi della filosofia marxista, proseguiamo con l’analisi dei principali esponenti della Scuola di Francoforte e di intellettuali a essa legati

Marx critica sia l’anarchismo di Bakunin e Proudhon sia le lotte anarchiche-insurrezionali dei lavoratori seguaci di Ludd. Tale critica, nella sua essenza, può essere applicata anche alle attuali forme di neo-luddismo.

Gli stadi dell’esistenza concepiti da Kierkegaard – che riduce l’uomo all’individuo singolo – e l’apologia di una fede irrazionalistica e antitetica all’etica
Proseguiamo nella esposizione dei concetti fondamentali della filosofia hegeliana affrontando i Lineamenti di filosofia del diritto, l’ultima grande opera pubblicata da Hegel
La politica delle liberal-democrazie imperialiste, volta a favorire a ogni costo la guerra fra Germania nazista e Unione sovietica, finiscono con l’innescare la Seconda guerra mondiale
La Scuola di Francoforte e la sua critica della società moderna e contemporanea da Horkheimer ad Adorno
Un altro passo avanti nella distruzione della ragione: l’apologia del pensiero mitologico-religioso di Kierkegaard per contrastare la visione del mondo filosofico-scientifica che rischia di mettere in questione rapporti di proprietà sempre più ingiusti e irrazionali.

Proseguiamo il ciclo di pubblicazioni su etica e marxismo proposto dalla professoressa Ciattini, docente della Sapienza di Roma e anche dell’Università Popolare Antonio Gramsci

Proseguendo nell’esposizione dei capisaldi del sistema hegeliano delle scienze filosofiche, affrontiamo la filosofia dello spirito soggettivo e i primi due momenti dello spirito oggettivo
Approfondiamo le interessanti osservazioni di Brecht sulle contraddizioni dei lavoratori della mente all’interno della società capitalista e sul rapporto fra impegno politico e ricerca della felicità
La resistibile ascesa al potere di Hitler è opera in primo luogo del supporto della classe economicamente dominante nazionale e, in seguito, degli investimenti nella sua politica imperialista da parte del grande capitale finanziario transnazionale

Secondo i critici di Marx la fabbrica da lui studiata, e quindi la sua critica al capitalismo, è obsoleta in ragione dei cambiamenti avvenuti nel XX secolo. Tuttavia, nell’evoluzione della fabbrica capitalistica esiste un’invariante temporale.

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La città futura

“Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l’attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c’è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti.”

Antonio Gramsci

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