Esteri

L’esito del procedimento di impeachment a Piñera, l’iter della legge repressiva “anti encapuchados”, il referendum consultivo e la legge costituente infiammano il paese.
La protesta unisce ormai milioni di persone in tutto il Paese e non si tratta solo delle ‘minoranze’ di musulmani o di agitazioni studentesche, ma di chiunque creda ancora nel sogno di un’India inclusiva.
I conservatori hanno un programma economicamente tragico per i lavoratori e la classe media e se ne accorgeranno a breve. Ma i conservatori si sono presentati come rispettosi del referendum sulla Brexit

La deputata progressista del Minnesota vuole ridefinire le categorie del dibattito politico statunitense, a partire dalla politica estera.

In Inghilterra vince la grettezza, quel misto di incurabile insularità e anacronistica nostalgia per chissà quali passati fasti che nonostante tutto riesce a rassicurare gli inglesi.

Le forti manifestazioni dei lavoratori latinoamericani costituiscono per noi un cattivo esempio; meglio non parlarne o farne una narrazione mistificante

La convergenza delle lotte in atto in Francia per rovesciare Macron e la sua agenda reazionaria
Nonostante la repressione ed il muro di gomma delle istituzioni e dei media mainstream, in Cile la lotta continua. Tutti i giorni, senza sosta, e con rinnovata determinazione.
Un’assemblea popolare tenuta vicino Roma ha dato voce alle lotte dei popoli latinoamericani
Il futuro dell’Ucraina non è solo nelle mani dei decisori politici esteri. Il destino della popolazione ucraina dipende dal popolo ucraino che rischia di essere sacrificato agli interessi di un gruppo ristretto di oligarchi e capi d’azienda.
Il confronto interno al Partito Democratico è impantanato in una pletora di candidature dalle quali emerge una sempre più netta spaccatura tra la componente progressista e le componenti centrista e conservatrice.
Un viaggio tra i numeri e le storie delle sistematiche violazione dei diritti umani del popolo cileno, la responsabilità del governo di Piñera, ed il silenzio assordante delle istituzioni e dei media italiani ed europei.
I grandi media boliviani hanno accompagnato le manovre di Washington, che hanno tenuto nel mirino il “presidente indio” fin dal 2006
La crisi degli anni novanta, la finanziarizzazione e la dipendenza dal commercio internazionale
In Cile si continuano ad organizzare assemblee e conferenze per discutere dei principi di una nuova Costituzione, come precondizione per ottenere uno stato sociale degno di questo nome e condizioni di vita più dignitose.

L’accordo tra le forze parlamentari non è rappresentativo delle organizzazioni e delle istanze del movimento ed è viziato non solo da un quorum elevatissimo, ma anche da una genesi repressiva ed antidemocratica.

La via neoliberista come esito della mutazione economica internazionale
Una pubblicazione del CEPR smentisce, con dati e grafici, i sospetti – senza prove – dell’OAS sulle elezioni boliviane che hanno portato il paese ad un colpo di stato e sull’orlo della guerra civile
Analisi delle cause di Euromaidan: L’ingerenza degli Stati Uniti e delle sue agenzie
Il primo dittatore donna dell’america latina, subito riconosciuta come legittima presidente dai governi occidentali, è la zia di un noto narcotrafficante boliviano arrestato in Brasile
Il risveglio del Cile caratterizzato da proteste, rivendicazioni, solidarietà, assemblee e il sogno di una assemblea costituente. Dopo un “sonno” sociale, politico e mediatico durato trent’anni.
Il semplicismo non spiega un fenomeno complesso come la costruzione del Muro di Berlino, cui gli Stati Uniti dettero un contributo significativo.
Sul contenzioso con la Cina sulle isole degli arcipelaghi Spratly e Paracelso e sul legame del Vietnam con il suo mare e le sue isole.
Analisi delle cause di Euromaidan: L’ingerenza della Russia e dell’Unione Europea
La verità del potere, quella della crescita sbilanciata e a tutti i costi, a confronto con i dati e con le proteste spontanee a tappeto in tutta Santiago.
Analisi delle cause di Euromaidan: il nazionalismo ucraino dal governo alla piazza
Insieme al Partito Comunista, l’esercito del popolo rappresenta uno degli attori fondamentali della rivoluzione vietnamita.
Nel primo turno delle elezioni per il rinnovo del Parlamento svizzero un partito vincitore, i Verdi, un partito sconfitto, l’UDC nazional-conservatore
Internazionalisti e rivoluzionari quando si parla di eventi lontani dall'Italia ma silenti nel nostro paese al cospetto delle servitù militari e della crescente militarizzazione della società.
Noterelle in vista di una comparazione storica fra i risultati prodotti tentativo di transizione al socialismo nell’est Europa e i risultati reali prodotti in questi stessi paesi dalla transizione al capitalismo
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La città futura

“Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l’attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c’è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti.”

Antonio Gramsci

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