Esteri

Finalmente una buona notizia, in Messico dopo anni la destra subisce una netta battuta di arresto.
Il trasferimento forzato della popolazione araba ha reso impossibile la costituzione di uno Stato palestinese.
Il candidato di destra Duque ha vinto il ballottaggio presidenziale e la sinistra moderata non è riuscita nell’impresa storica di avviare un processo di cambiamento del paese.
Il ponte di Kerch, lungo 19 chilometri, che unisce la Crimea e la Russia, è realtà.
I recenti dati sulla disoccupazione appaiono positivi ma la crescita dei salari è stagnante. Ma le leggi del mercato non prescrivono che una riduzione nell’offerta di lavoro comporta un rialzo dei prezzi? Non è questo quello che sta accadendo.
Le ragioni storiche che hanno prodotto fino a oggi milioni di profughi palestinesi, contribuendo a fare del Medio oriente una polveriera.
Una ricerca segnala che il voto delle donne è più a sinistra di quello degli uomini.
Quale sarà il destino di Julian Assange e cosa faranno di lui Trump e Moreno?
Le cause che portarono alla catastrofe Palestinese del 1948 e alla nascita dello Stato ebraico.
Controstoria della fondazione dello Stato sionista d’Israele a settant’anni dalla sua fondazione.
Intervista a Laurent Brun, segretario generale della CGT ferrovieri.
Affinità e divergenze tra l’estrema destra (AfD) e la destra cristiano-democratica (CDU).
Repressione delle manifestazioni di protesta, crimini di guerra e violazione dei diritti umani.
La redazione de La Città Futura partecipa alla mobilitazione internazionalista in occasione delle elezioni in Venezuela.
Di fronte allo scontro fra il governo bolivariano di Maduro e le oligarchie locali sostenute dall’imperialismo americano, dobbiamo stare dalla parte della rivoluzione.
Traduzione dell’intervista di Mundo Obrero a Enrique Santiago, Segretario Generale del Partito Comunista Spagnolo.
Il Partito comunista del Venezuela e il Partito socialista unito del Venezuela hanno stipulato un patto per rispondere alla crisi del paese.

Nel paese dove il primo maggio è nato ma non si festeggia il “may day” torna ad essere giornata di lotta.

Le radici dello scontro, non solo elettorale, fra il governo bolivariano di Maduro e le oligarchie locali sostenute dall’imperialismo americano.
Pubblichiamo il testo dell’intervento di Fronte Popolare all’ottavo Forum internazionale Coreano, tenutosi a Seul dal 25 al 27 Aprile, organizzato dal Partito della Democrazia Popolare.
Lavoratori di Amazon provenienti da 4 paesi hanno protestato a Berlino contro il presidente Jeff Bezos. Chiedono stipendi migliori, contratti collettivi e rapporti rispettosi con i dipendenti.
La riforma del sistema pensionistico e la rivolta reazionaria contro il governo sandinista.
Una risposta alle proposte di Antetomaso e Adami.
Il ritorno al bilateralismo come approccio diplomatico è fonte di gravi errori di prospettiva che potrebbero mettere in serio pericolo un equilibrio globale già abbastanza instabile.
Il 12 aprile 2018, La France insoumise, Podemos, el bloco de Esquerda hanno firmato una dichiarazione comune per la creazione di un movimento europeo.

La comunità ebraica chiede di controllare la crescita dell’antisemitismo nelle scuole tedesche.

Il 24 marzo oltre 1 milione tra studenti e insegnanti in oltre 800 città degli Stati Uniti hanno dato vita ad una marcia contro la diffusione delle armi, denominata “March for Our Lives”.
Il 22 marzo lavoratori e studenti hanno sfilato in tutta la Francia contro l’agenda Macron.
L’ingerenza elettorale statunitense sta producendo una svolta a destra in America Latina.
Perché la Siria si è dotata delle armi chimiche.
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La città futura

“Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l’attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c’è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti.”

Antonio Gramsci

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