Editoriali

La “terza via” fascista, quale unica alternativa alla soluzione, in senso socialista, della crisi strutturale del capitalismo, sembra affermarsi in modo inarrestabile a livello internazionale
La crisi del PD è una buona notizia che rende ancora più urgente la necessità di un soggetto politico di classe.
I crescenti limiti della democrazia formale borghese, fondata sulla delega, rilanciano l’esigenza della democrazia diretta, imprescindibile per una reale sovranità popolare
Riflessioni propedeutiche alla definizione del programma del partito comunista
Prima tappa dell’analisi della legge che istituisce anche in Italia il sistema integrato di educazione e istruzione, dalla nascita sino ai sei anni
Una campagna per le elezioni presidenziali improntata all’organizzazione del consenso sociale
Massimo D'Alema su Italianieuropei attacca Renzi per attaccare agganciare la sinistra al carro della socialdemocrazia e dell'Europa di Maastricht.
Difendere Susanna Camusso dall’ ingrato paragone con i suoi predecessori, è difficile. Perché il punto vero è che lei, come i suoi predecessori, non sono stati sulle barricate quando invece avrebbero dovuto esserlo.
Il capitalismo non sta funzionando e può quindi essere nuovamente sfidato
La retorica umanitaria e le guerre
Per il proporzionale nelle istituzioni e nei luoghi di lavoro, per abolire le controriforme su pensioni-lavoro-scuola, per costruire un programma e un blocco politico-sociale anticapitalista.
Senza una grande mobilitazione nel paese e nei posti di lavoro, il risultato del referendum non è una vittoria
Rilanciare dal basso la lotta di classe o riproporre l’unità della sinistra a difesa della Costituzione?
Stop dalla Consulta al governo Renzi. Incostituzionale la Riforma della PA e dei servizi pubblici locali.
L’impotenza e la subalternità del governo Tsipras non ostacola il neoliberismo capitalista
Sul referendum Renzi usa lo spauracchio dello spread. Ma è lui ad avere paura, perché lo spread che sale indica il fallimento della sua politica e la sua prossima sconfitta il 4 dicembre
Dal “no” alla deforma Renzi, attraverso il voto del 4 dicembre, al no contro precarietà, disoccupazione e bassi salari, attraverso il conflitto sociale
Perché all’automazione dei processi produttivi non è seguita una riduzione dei tempi di lavoro?
La piazza del 22 ottobre era palesemente diversa da una sinistra indistinta ed elettoralista. Si è evidenziata la necessità di tracciare un percorso per l’antagonismo ed il protagonismo sociale.
Non c’è solo il razzismo alla radice dell’insofferenza popolare nei confronti della UE e dell’euro
Se per Lenin anche una cuoca poteva andare al governo attraversando un processo di soggettivazione politica, qui si tratta spesso di cittadini e cittadine autopromossisi in assenza clamorosa di soggettivazione politica
Il 27 settembre il Tribunale di Napoli ha dichiarato nullo il licenziamento dei cinque operai di Pomigliano licenziati da FCA
L’Ape è descritta come una soluzione ai problemi di accesso alla pensione. Ma per come è stata congegnata, l’operazione ricorda lo stile mafioso che prima ti brucia l’auto e poi ti costringe a pagare il pizzo per avere protezione.
180 milioni di lavoratori scioperano contro Nerandra Modi
Un operaio egiziano muore durante un picchetto, il capitalismo che uccide.
Timida presa di posizione della CGIL, critica sui contenuti ma evasiva sul voto

Il 24 agosto l'esercito turco ha varcato il confine con la Siria nell'ambito dell'operazione “Scudo dell'Eufrate”

Confindustria e Cisl con la deforma di Renzi. E la CGIL che fa?

Stefano Fassina traccia le linee per la nascita del nuovo soggetto di Sinistra Italiana.
Ce l’abbiamo fatta! L’orgoglio operaio ha piegato il padrone d’Europa!”. È l’affermazione di gioia e di soddisfazione dei 7 operai della Marcegaglia
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La città futura

“Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l’attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c’è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti.”

Antonio Gramsci

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