Lavoratori della Cooperativa “29 giugno” da anni impiegati da anni presso l’Università di Roma Tre sono senza stipendio né tredicesima. Ma continuano a lavorare. Ora rischiano di perdere il lavoro. L’Università, che li utilizza da anni, assumendoli risparmierebbe. Il 17 incontro con il Rettore
Sono tanti e lavorano da circa quindici anni a Roma Tre. Li trovi ogni giorno in portineria e come addetti all’accoglienza, in biblioteca, nelle segreterie o al protocollo. Sono entrati in una cooperativa sociale, la Datacoop fino al 2007 con Mocambo e Tortuga, che aveva in appalto alcuni servizi. In questi anni hanno collezionato una serie di contratti a tempo determinato, di conferma in conferma, passando di cooperativa in cooperativa. La CGIL ha firmato con l'università un accordo che prevedeva che se l’appalto fosse passato ad un’altra società i lavoratori del precedente fornitore sarebbero stati assorbiti dal nuovo vincitore. In pratica è come se fossero dipendenti di Roma Tre.
Sono i lavoratori della Cooperativa “29 giugno”, che si aggiudica l’appalto di Roma Tre dal 2007. Oggi, senza alcuna colpa e senza aver commesso alcun reato, stanno andando a fondo, assieme alle loro famiglie, nello scandalo di “Mafia Capitale”: società commissariata e fondi bloccati, a dicembre niente stipendio né tredicesima. Fra pochi mesi si sarebbe dovuta svolgere la nuova gara d’appalto, ma è scoppiata la bomba e non si vedono spiragli a breve termine. Loro, tuttavia, continuano a recarsi al lavoro ogni mattina: “siamo persone serie”, dicono, ed hanno ragione.
Nel frattempo da una situazione, sì certo, di precarietà, ma comunque stabile almeno di triennio in triennio, si è passati al panico totale: perdere il lavoro è tragico, e in molti casi si tratta di famiglie monoreddito e di persone adulte.
La richiesta dei dipendenti della Cooperativa è tanto semplice quanto logica: l’assorbimento da parte di Roma Tre, che da anni usufruisce dei servizi offerti e che, evidentemente, ha bisogno di questi lavoratori. E che risparmierebbe del denaro (pubblico) bypassando la struttura intermediaria.
Il 17 dicembre prossimo i lavoratori manifesteranno sotto il rettorato della Terza Università della Capitale, mentre i sindacati, tutti, incontreranno il rettore.