Visualizza articoli per tag: guerra
Per una controstoria dell'Eritrea di contro all'ideologia dominante
Con il saggista e ricercatore Iohannes Ghrimai di origini eritree cerchiamo di decostruire la narrazione mistificante dell'ideologia dominante che demonizza un paese solo in quanto non allineato, cioè non piegato alla volontà di dominio delle potenze imperialiste.
Il rimosso della guerra nell’informazione durante le elezioni europee
Le classi dominanti e i media da esse controllati riescono ancora una volta a manovrare le coscienze dei subalterni, scoraggiati da una concreta prospettiva alternativa di riscatto. In questa stretta tra disaffezione e impotenza bisogna elaborare una via d’uscita credibile e concreta.
Escalation del conflitto Russia-Ucraina
La riunione informale a Praga dei ministri degli Esteri sulla proposta di Stoltenberg di togliere le restrizioni all’uso delle armi date a Kiev è un passo verso l’escalation del conflitto. Contrari Italia, Spagna e Belgio; mentre la Russia dichiara che agirà in modo deciso e proporzionato.
Crisi economica, economia di guerra e complessità del conflitto sociale
Perché la perdita d’egemonia dell’imperialismo occidentale non determina automaticamente la crescita del conflitto sociale e la riaggregazione politica in chiave antimperialistica delle masse popolari. Inizio di una riflessione.
Le condizioni oggettive e soggettive per l'escalation della guerra in Europa
Monti invoca i grandi spiriti del passato
Le radici economiche (strutturali) della guerra
Le ragioni economiche che rendono necessaria la quarta guerra mondiale imperialista in corso, dopo la fine della terza guerra mondiale, la cosiddetta Guerra fredda.
Quanto ci costa la guerra alla Russia e il sostegno al genocidio a Gaza?
Le radici economiche-strutturali della guerra in Ucraina e Medio Oriente
La guerra tra Israele e Iran è imminente?
Con la risposta iraniana alla provocazione israeliana cresce la possibilità di estensione del conflitto in Medio Oriente, tanto più che Netanyahu potrebbe essere tentato di alleviare la crisi del proprio governo con una guerra all’Iran.