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Se sul mercato si presentava quale libero proprietario della propria merce, concluso l’affare, si scopre che egli non era un libero agente, che il tempo per il quale egli può liberamente vendere la propria forza-lavoro è il tempo per il quale egli è costretto a venderla. 

Venerdì, 08 Dicembre 2023 17:15

Gramsci e i diritti umani

Gramsci pone in rapporto dialettico l’universalismo del diritto e la determinatezza dell’agire politico entro una filosofia della prassi volta a fondare il rapporto fra ideali teorici normativi e pratica politica necessaria alla loro realizzazione storica.

Venerdì, 01 Dicembre 2023 23:12

Marx e la libertà nella società borghese

Risvolto reale della libertà formale della società borghese è la libertà-privilegio di godere egoisticamente, a proprio piacimento, del proprio patrimonio privato, cioè sottratto alla comunità. L’altro uomo non rappresenta, infatti, la realizzazione della libertà del prossimo ma un limite, un ostacolo al suo arbitrio. Mirando a garantire l’arbitrio dell’individuo egoista, delle sue libertà-privilegi particolari, la società capitalista consente di liberare l’uomo, la sua forza lavoro da ogni considerazione morale o metafisica fino a ridurla a una merce come le altre.

Venerdì, 06 Ottobre 2023 18:15

I diritti umani come strumento di dominio

Con lo scoppio della Guerra fredda, paradossalmente iniziata proprio nel momento in cui la Dichiarazione Universale dei diritti umani (1948) è stata promulgata, le solenni aspirazioni della Carta delle Nazioni Unite sono state subordinate alla logica della contrapposizione tra i due grandi blocchi in conflitto.

I diritti umani sono trasfigurati nel passaggio dalla sfera della circolazione alla sottostante sfera della produzione, per cui l’uguaglianza si riduce al primo diritto innato del capitale, cioè all’eguale grado di sfruttamento della forza-lavoro.

La metamorfosi dell’attività lavorativa – che produce il valore di scambio – in lavoro salariato e, dunque, in capitale è una necessità immanente del sistema in cui l’apparente uguaglianza e libertà della sfera della circolazione ha il suo fondamento reale nella disuguaglianza e negazione della libertà della sfera produttiva.

Marx estende ai rapporti socio-politici la critica di Feuerbach alla rappresentazione religiosa, quale proiezione all’esterno da parte dell’uomo della sua essenza che, in tal modo, gli si contrappone nella sua oggettivizzazione in un’alterità fantastica.

Venerdì, 14 Aprile 2023 18:06

Diritti formali e bisogni reali in Marx

L’identità sancita dai diritti di cittadinanza è formale e deve cedere il passo al suo contenuto materiale, alla differenza di classe che ha inconsapevolmente sussunto dall’esistente. Il cittadino è un’astrazione priva di vita, un’essenza irrelata, autosufficiente, priva di bisogni, assolutamente piena, beata, prodotto della rappresentazione, del gonfiarsi dell’individuo privato della società borghese, in cui la vera cittadinanza è la condizione di straniero.

Il governo vietnamita respinge i tentativi di politicizzare la questione dei diritti umani da parte degli Stati Uniti, che si arrogano il diritto di emettere giudizi sul resto della comunità internazionale.

Un presidio a Pisa per rammentare i crimini di Israele contro il popolo palestinese.

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La città futura

“Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l’attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c’è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti.”

Antonio Gramsci

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