Visualizza articoli per tag: Palestina

Venerdì, 14 Novembre 2025 19:37

Fragilità e rivoluzione

Roberto Gramiccia. Teoria della Fragilità. Alla ricerca di un potere nascosto. 2025 Diarkos

Mentre il Ministero invita le scuole alla “neutralità”, gruppi di docenti scelgono il cinema per restituire voce e dignità alla Palestina, e il silenzio in sala svela l’urgenza di chiamare le cose col loro nome.

Venerdì, 17 Ottobre 2025 15:58

Israele, l'ultimo stato colonialista europeo

videointervista a Domenico Moro

Il professor Orazio Di Mauro analizza i nuovi equilibri globali: dal fragile piano di "pace" di Trump al riarmo europeo, dalla guerra in Ucraina alle basi americane nel Mediterraneo. Un viaggio tra diplomazia, propaganda e sudditanza politica che ridisegna il volto del mondo.

Lo scenario politico italiano e le prospettive della mobilitazione popolare alla luce dello sciopero del 22 settembre 2025.

Il professor Orazio Di Mauro analizza il piano di pace promosso da Trump e firmato in parte anche da Hamas, le tensioni tra Israele e Stati Uniti dopo i bombardamenti a Doha, la nuova alleanza difensiva tra Arabia Saudita e Pakistan e il ruolo dell’Italia nel riarmo di Tel Aviv.

Mentre l’Italia scende in piazza per Gaza e contro il riarmo, Israele continua la sua offensiva, gli USA minacciano l’Iran e guardano al Venezuela, e il multipolarismo apre scenari di conflitto globale.

In difesa della Global Sumud Flotilla le lavoratrici e i lavoratori scendono a favore dell'umanità. 

Dal massacro a Gaza e l’attacco ai civili della Flottiglia, fino alle trincee ucraine, ai calderoni russi e alle manovre navali al largo del Venezuela: l’Osservatorio racconta una guerra mondiale a pezzi che ridisegna gli equilibri.

Il 22 Settembre si è verificato un evento importantissimo in tutta Italia: uno sciopero squisitamente politico, su questioni internazionali, indetto in sostegno della Global Sumud Flottiglia ed in contrasto con ogni forma di collaborazionismo del Governo italiano sul genocidio operato dallo Stato D’Israele nei confronti della popolazione civile di Gaza, si è concretizzato in un azione di massa che ha coinvolto centinaia di migliaia di lavoratori e studenti in moltissime città d’Italia.

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La città futura

“Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l’attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c’è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti.”

Antonio Gramsci

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