Interni

E così, alla fine, con una mossa suicida e tardiva Ignazio Marino si è dimesso.

C’è un parassita che ha infettato la sinistra e che potrebbe fare danni enormi.

Nonostante sia percepibile il desiderio di mobilitazione nel mondo della scuola si sente la mancanza di una spinta da parte dei sindacati.

Il racconto del collettivo radiofonico di Radio Vostok del festival di tre giorni che li ha visti protagonisti di un viaggio cominciato 10 anni fa.

Fuori e contro l’orizzonte del centrosinistra c’è lo spazio politico per rilanciare il ruolo dei comunisti.

La conferenza di organizzazione della CGIL poteva rappresentare un importante passaggio di boa utile allo scopo di cogliere quelle trasformazioni necessarie in questa fase storica.

Contro l'imperialismo militare NATO, la militarizzazione, la politica di aggressione.

E’ una battaglia di civiltà mantenere il treno. L’ultima tappa a piedi sulla Pedemontana del Friuli.

Nel corso dell’ultimo decennio le “riforme” Moratti e Gelmini hanno avuto un impatto a dir poco devastante sulla composizione e l'organizzazione del lavoro all'interno degli atenei italiani.

“Chi rom e…chi no” ha radicato la sua azione pensando alla periferia come spazio laboratoriale di pratica politica da portare avanti con i suoi abitanti: bambini, giovani, adulti, famiglie rom e napoletane.

Il 10 settembre scorso si è svolta a Roma l’assemblea nazionale della Coalizione per lo Sciopero Sociale, un momento di convergenza importante per riproporre, estendere e rafforzare l’opposizione sociale.

Se non si entra nell’ottica di agire da comunisti, tutte le altre questioni, al centro del dibattito in quel che resta della sinistra radicale di questo paese, rischiano di rimanere disquisizioni astratte.

Un gruppo di quadri del PRC chiede a gran voce un cambio di linea e di gruppo dirigente del Partito (anche con un congresso anticipato) lanciando un appello sottoscritto da centinaia di militanti.

Nella strategia liberista di attacco ai servizi pubblici ed alla pubblica amministrazione, la demonizzazione mediatica dei lavoratori pubblici gioca un ruolo centrale per assicurarsi un adeguato consenso popolare.

Non di tradimento bisogna parlare a proposito di Tsipras ma di una sconfitta annunciata di fronte a rapporti di forza impietosi e dell'incapacità politica di gestirla

Il dirigente assume un ruolo centrale nella scuola dell’autonomia a discapito degli organi collegiali che rischiano invece di essere esautorati.

Dopo la grande mobilitazione della scuola dello scorso anno si prova a fare un bilancio cercando anche di delineare le prospettive future. La lotta per la scuola pubblica, è certo, deve continuare, perché la lotta per la scuola è una lotta che va al di là della scuola stessa e dei suoi lavoratori.

La storia del rigassificatore offshore di Livorno-Pisa è una tipica storia italiana. Dove gli interessi di un privato sembrano essere stati agevolati con norme e leggi ad hoc, a scapito della sicurezza e della salute dei cittadini, della tutela dei loro interessi economici ed a scapito della difesa dell’ambiente. E dove la parola “politica” mostra il suo volto peggiore.  

Le trasformazioni della dirigenza scolastica dagli anni Novanta ad oggi, dall’introduzione dell’autonomia da parte di Luigi Berliguer, passando per i dicasteri Moratti e Gelmini, fino alla legge Brunetta rispondono al profondo cambiamento economico-culturale frutto dell’avanzata neoliberista.  

I giovani attualmente costituiscono il punto di osservazione privilegiato dei ricercatori sociali. Non è da molto tempo, però, che nel nostro paese viene prestata la giusta attenzione alle loro aspettative e potenzialità, non solo ai fini di una eventuale crescita individuale, ma anche in relazione alla società nel suo insieme.

Nonostante un crescendo di lotte durate un anno intero, la controriforma della scuola di Renzi è passata. Ma il mondo per la scuola non si dà per vinto, forte è il desiderio di riscatto e la volontà di trasformare la temporanea sconfitta in una futura vittoria. 

L'opera di Berlinguer non può essere trascurata non solo perché si sta parlando del segretario del partito comunista più grande d'Occidente nella seconda metà del secolo scorso, ma anche perché quel quindicennio scarso in cui il dirigente sardo è stato alla guida del PCI furono anni di enorme importanza per la storia politica e sociale del nostro Paese e non solo.

Si prepara un’ulteriore offensiva del governo nell’ambito dell’istruzione: dopo lo scempio della “Buona Scuola”, Renzi e i suoi preparano un nuovo attentato ai danni dei ricercatori e dell’Università pubblica, da anni ridotta già allo stremo delle forze. Analisi del documento preparatorio all’intervento legislativo e controproposte.

Sta giungendo quasi alla fine l’appassionante viaggio attraverso le strade ferrate abbandonate e vecchie stazioni cadute in disuso per incuria, a volte, per precisa scelta politica nella stragrande maggioranza dei casi. Voci dalla Pedemontana Friulana.

La genesi dell’attuale crisi libica mostra il legame diretto tra le dinamiche imperialiste, che sono economico-finanziarie prima ancora che politiche, ed i flussi migratori.

Le periferie, quelle romane in particolare, sono esiti di processi complessivi, e ora globali, che le producono e le riproducono. Le periferie sono funzionali a un certo modello di sviluppo, insediativo ma anche socio-economico. In questo senso le politiche “del rammendo” sono micro-palliativi. Il problema è piuttosto impegnarsi in politiche che intercettino ed esprimano un’alternativa al modello di sviluppo mainstream.

L'articolo analizza alcuni motivi di quell'ideologia che ci viene trasmessa quotidianamente dai mass media, ispirata al “buonismo”, che immagina di poter risolvere i tragici problemi del mondo contemporaneo con l'appello alla “buona volontà” e ai “buoni sentimenti”.  

Lasciavano la loro terra – una terra a volte aspra, ma a volte così generosa, ricca di profumi colori e suoni – semplicemente per sfuggire dalla disoccupazione, semplicemente per sopravvivere 

Il 12 luglio scorso si è svolta la prima partecipatissima assemblea nazionale dell'l’Associazione per la ricostruzione del Partito Comunista.

La grande mistificazione dello “straordinario” piano di assunzioni nella scuola del governo Renzi: più che l’eliminazione del precariato la distruzione della dignità e dei diritti dei lavoratori.

Pagina 22 di 28

Pin It

La città futura

“Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l’attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c’è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti.”

Antonio Gramsci

Newsletter

Iscrivi alla nostra newsletter per essere sempre aggiornato sulle notizie.

Contattaci: