Dibattito

Questa sezione è dedicata ad ospitare contributi inediti che non necessariamente rispecchiano la linea editoriale ma che ci sembra comunque utile pubblicare per favorire il dibattito sulle questioni poste e pervenire ad una sintesi conciliatoria che necessariamente passa attraverso il superamento dell'unilateralità cui le posizioni contrapposte sono spesso viziate. Tale conciliazione – così necessaria per la ricomposizione del movimento comunista sempre più spaccato in sette incapaci di riconoscere l’unilateralità delle proprie posizioni e istanze – passa proprio per il riconoscimento della porzione di validità che ha la prospettiva opposta alla propria, ovvero per la comprensione critica dei limiti di quest’ultima.

Videointervista al professore di letteratura americana dell'Università la Sapienza di Roma.

Padre Gutierrez ci ha lasciato. Con lui se ne va uno dei principali teologi della liberazione (il fondatore per certi versi), una voce nitida di denuncia, che dal Concilio Vaticano II (Patto delle catacombe) ad oggi, a partire da una riflessione sulla povertà, assunta come chiave ermeneutica dei processi storico-economici in atto, ha rappresentato e accompagnato le profonde tensioni presenti nel continente sud-americano colonizzato ed oppresso dall'imperialismo occidentale, e le sue capacità di delineare trasformazioni e alternative politiche e sociali.

Illustrato a Roma il percorso unitario avviato dalle quattro organizzazioni politiche di ispirazione marxista e leninista che rispondono ai nomi di Costituente Comunista, Movimento per la Rinascita Comunista, Patria Socialista e Resistenza Popolare

La Mia Autocritica è un obbligo. Ursula von der Leyen è stata riconfermata Presidente della Commissione Ue anche con i voti dei Verdi italiani ma AVS, Alleanza Verdi e Sinistra, ha avuto i voti non per  il rilancio del conflitto Ucraina-Russia.

Astensione. Anche alcuni comunisti l’hanno praticata! Non è altro che una vecchia pratica rilanciata dai servi odierni del capitalismo corrente per imperare su un elettorato deluso, che, anche se leggermente minoritario, va ancora a votare.

Con il saggista e ricercatore Iohannes Ghrimai di origini eritree cerchiamo di decostruire la narrazione mistificante dell'ideologia dominante che demonizza un paese solo in quanto non allineato, cioè non piegato alla volontà di dominio delle potenze imperialiste.

In Italia le concessioni balneari assegnate ai privati sono scadute. Il Governo prova a prendere tempo e non decide, mentre i giudici amministrativi ritengono illegittima ogni diversa soluzione che non sia una nuova gara. Un’idea potrebbe allora essere quella di considerare le spiagge beni comuni.

La Costituzione non chiarisce se il voto è un obbligo del cittadino. In un sistema capitalista dove l’astensionismo è in crescita, l’unica risposta possibile rivoluzionaria è, ad oggi, il rifiuto del voto.

A Budapest da quasi 15 mesi è detenuta Ilaria Salis in condizioni disumane con l'accusa di avere aggredito due neonazisti. Candidata con Alleanza Verdi Sinistra (Avs) potrebbe essere liberata se eletta. Si presentano le motivazioni di un voto.

Con i due intellettuali che più hanno elaborato un giudizio storico della guerra in Jugoslavia a 25 anni dal suo inizio, rispettivamente il direttore della rivista Marx XXI e il segretario del coordinamento nazionale per la Jugoslavia, cerchiamo di capire la portata storica e l'attualità di questi tragici eventi.

pubblichiamo un articolo che ci arriva da un nostro ex membro della redazione. In premessa specifichiamo le ragione per cui pubblichiamo un articolo in netto contrasto con la nostra linea politico editoriale.

A seguito della schiacciante vittoria alle elezioni presidenziali russe, Vladimir Putin ha ricevuto numerosi messaggi di congratulazioni da parte dei leader mondiali, mentre gli occidentali si ostinano a non voler riconoscere i risultati.

Il 25 febbraio si vota per eleggere il Presidente della Sardegna e il consiglio regionale. Non è usuale la candidatura del presidente dell’associazione Honebu di archeologia, ma contro la destra si è reso necessario. Pierluigi Montalbano è candidato con la lista “Progetto Sardegna” nella coalizione per Renato Soru.

Il capitalismo vegan è un bene o no per la liberazione animale? La probabile commercializzazione della versione vegetale di un prodotto popolare come la Nutella ha rinfocolato il dibattito nei movimenti animalisti. L’articolo supera la polemica delle parti in causa tramite la critica marxista del riformismo e dell’estremismo.

Le contraddizioni del sistema capitalistico incontrastato hanno prodotto una profonda retrocessione della democrazia che si riflette anche nell’inconsistenza ed involuzione della comunicazione.

Il 12 dicembre alla Casa Bianca c’è stato un incontro tra Zelensky e Biden e quasi in contemporanea il senatore repubblicano Vance, in un’intervista alla CNN, ha dichiarato che l’Ucraina deve avviare trattative con la Russia e concedere territori. Non si tratta soltanto di soldi, le relazioni tra USA e Ucraina sono cambiate.

La 34a indagine del Sole 24Ore del 4 dicembre, presenta la provincia di Napoli al 105° posto. Il Sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, ha fatto dichiarazioni non in riferimento ai parametri dell’indagine, ma al turismo e all’offerta culturale da essa indipendenti, presentando interpretazioni che non possono passare inosservate.

Si è tenuto una settimana fa a Torino un convegno organizzato da Interstampa, Cumpanis e il Centro Studi Nazionale “Domenico Losurdo” sul socialismo con caratteristiche cinesi e sul ruolo della Cina nell’attuale scenario internazionale, al quale ha partecipato come relatore anche un compagno del collettivo de La Città Futura.

A partire dalla necessità di comprendere cosa sia effettivamente una prassi “anticapitalista” in un contesto come quello di oggi, caratterizzato da un evidente squilibrio nei rapporti di forza tra le classi, si cerca di definire il ruolo e il significato di termini come “teoria” e “astrazione”, di chiarire gli equivoci che nascono dal modo immediatistico e moralistico di intendere l’azione. Si ribadisce l’esigenza di un’analisi della fase attuale per mettere in prospettiva sia le false immagini “concrete” dell’agire politico “spontaneo”, sia l’eclissi della critica dell’economia politica nel linguaggio e nei concetti di molti movimenti antisistema, tra qui quello legato alla liberazione animale.

Una generazione a metà tra Occidente ed appartenenza politica e familiare: votare socialdemocratico in Germania e nazionalisti-conservatori in Turchia, cavalcando l'esclusione anziché emanciparsi. È così che crescono i fascismi in Europa e nei Balcani, mentre il capitalismo fagocita tutti.

La destra nel suo insieme, sul modello italiano, si appresta a vincere le elezioni del Parlamento europeo del 2024. Una proposta di un programma comunista per sconfiggere le destre estremiste in Europa.

Un intervento a proposito del nostro editoriale della settimana scorsa. Una riflessione sullo stato della guerra fra Russia e Ucraina che pubblichiamo volentieri.

Le elezioni politiche assomigliano sempre di più alle elezioni del consiglio di amministrazione di una multinazionale.

La profonda crisi globale e le contraddizioni che stanno esplodendo inesorabilmente, oltre a grandi pericoli portano grandi possibilità di cambiamento. I comunisti hanno il compito, alla luce di un’analisi seria e non condizionata dalla propaganda mainstream, di individuare una strategia di azione e di portarla avanti concretamente dove possono incidere sui processi reali di cambiamento.

Il conflitto in Ucraina al momento non ha raggiunto gli obiettivi espliciti e impliciti del governo russo. Inoltre, ha indirettamente contribuito ad approfondire la divisione interna fra le forze comuniste e operaie a livello internazionale. Analizziamo, in particolare, le due principali prese di posizione congiunte di forze comuniste a livello internazionale e, sintetizziamo infine la posizione del segretario del Partito comunista ucraino.

Le considerazioni di Lenin sulla guerra e le caratteristiche della fase imperialista del capitalismo sono ancora di eccezionale attualità per descrivere la partecipazione al conflitto in Ucraina delle grandi potenze della NATO e le loro peculiarità economiche, politiche e militari. Sono certamente meno valide e attuali nel connotare il ruolo della Russia in tale conflitto e la sua economia, mentre risultano più utili a descrivere alcune tendenze politiche e militari di questo paese.

L’invasione dell’Ucraina o l’operazione speciale russa rende più facile o più difficile portare avanti una tattica multipolare in funzione della strategica rivoluzione sociale? L’invasione o l’operazione speciale e la conseguente guerra rendono complessivamente più forte l’imperialismo e la Nato o li indeboliscono? L’emancipazione degli sfruttati russi e ucraini è resa più facile o più complessa dalla invasione o dalla operazione speciale?

L’antifascismo di cui abbiamo bisogno è quello delle lotte sociali e sindacali contro i fascisti alleati di agrari e industriali, contro il fascismo che mandava le giovani generazioni a morire nelle guerre imperialiste e coloniali, contro le leggi razziali e la limitazione delle libertà individuali e collettive. Il fascismo che metteva all’indice libri scomodi per ottenebrare le menti dei giovani.

Il multilateralismo è oggi l’unica tattica possibile considerato che la strategia rivoluzionaria non è all’ordine del giorno, o piuttosto bisogna puntare sulla lotta di classe, in quanto il multilateralismo può divenire funzionale alla divisione del mondo in aree di influenza fra potenze imperialiste, subimperialiste, capitaliste classiche o improntate a un capitalismo di Stato?

Un esame accurato della proposta della CGIL di riduzione dell'orario di lavoro a parità di salario e, in generale, delle possibili modalità di tale riduzione.

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La città futura

“Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l’attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c’è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti.”

Antonio Gramsci

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