Cultura

I diritti umani celano la necessità della maggioranza degli uomini di alienare la propria stessa essenza generica per poter soddisfare gli stessi bisogni primari.
La borghesia internazionale fa ancora oggi di tutto per demonizzare la Rivoluzione di ottobre e le sue conseguenze, cerchiamo di comprendere per quali motivi.
Un documentario premiato alle Giornate cinematografiche di Soletta narra la storia dell’ingegnere svizzero che realizzò ponti a New York.
Le astratte libertà giuridiche e politiche borghesi hanno carattere formale e sono strumentalizzate dall’ideologia dominante per occultare le differenze reali, materiali socio-economiche.
72ª edizione del Festival sempre più internazionale. Proiezione di “A morte Hollywood” del 2000 il 16 agosto prossimo.
La rivoluzione d’ottobre resta un passaggio decisivo dello scontro che vede contrapposte le forze che militano per l’emancipazione del genere umano e quelle che si battono in funzione della disemancipazione.
L’analisi critica di Marx fa emergere il fondamento reale particolaristico e meschinamente borghese che si nasconde dietro l’afflato universalistico delle dichiarazioni dei diritti liberal-democratiche.
Posticipato l’evento Blake Edwards, luce sul Black cinema, programmati Locarno Academy e Film-makers nei giorni del Festival dal 7 al 17 agosto.
Accordo triennale firmato dalla Regione Sicilia per eventi di ciclismo.
Al contrario di quanto dà, non a caso, a intendere l’ideologia dominante, la necessità di un superamento in senso socialista dell’imperialismo è oggi certamente più attuale che nel 1917.
In questo primo, di una serie di articoli, analizzeremo le variegate riflessioni di Marx sui diritti dell’uomo al fine di indagarne una possibile concezione unitaria, interrogandone la validità rispetto all’epoca in cui furono concepite e l’attualità che conseguono in particolare nel nostro mondo.
Sebbene la tesi genocidaria è smentita essa serve a sviare l’attenzione degli ucraini dall’odierno reale kholodomor, vale a dire la morte da freddo per le liberalizzazioni varate dal governo filo-americano.
Settima edizione per l’evento primaverile del Locarno Film Festival “L’immagine e la parola” dal 29 al 31 marzo 2019.
La transizione dalla società socialista alla società comunista è resa possibile dal compimento e conseguente superamento dialettico della democrazia.
Nell'ultima parte del corso analizziamo la fase che va dalla morte di Vargas alla fine della dittatura militare nel 1989.
Quali sono gli argomenti degli storici ortodossi, antisovietici e anticomunisti, in favore della tesi dell’Holodomor quale genocidio compiuto da Stalin?
Senza passare dalla rivoluzione politica e sociale alla altrettanto necessaria rivoluzione culturale, volta a creare l’uomo nuovo, non sarà possibile realizzare l’effettivo passaggio del potere al proletariato.
Le mire espansionistiche degli imperialisti ed il ruolo dei nazionalisti ucraini.
Giuseppe Vecchi, autore di molte poesie pubblicate su La Città Futura, ci presenta il suo nuovo libro, una serie di dialoghi mitologici sulla falsariga dei Dialoghi con Leucò di Cesare Pavese.
I mezzi necessari a contrastare la tendenza alla burocratizzazione delle funzioni direttive sono, in primo luogo, l’ispezione operaia e contadina, in secondo luogo la formazione costante di chiunque abbia ruoli dirigenziali.
L’analisi condotta smentisce la tesi genocidaria ma non basta a provare oltre ogni ragionevole dubbio che le politiche del governo sovietico non abbiano contribuito ad aggravare la carestia.
La figura di don Roberto Sardelli, animatore delle lotte per la casa all’Acquedotto Felice.
Giuseppe Vecchi, autore di molte poesie pubblicate su La Città Futura, ci presenta il suo nuovo libro, una serie di dialoghi mitologici sulla falsariga dei Dialoghi con Leucò di Cesare Pavese.
E mentre noi leggiamo e scriviamo parole, il mondo si avvita su sé stesso, prigioniero degli interessi di sempre. Una nuova poesia di Giuseppe Vecchi.
Lenin pone l’accento sulla necessità che la nuova classe dirigente, nella fase della transizione al socialismo, contrarsi in ogni modo la tendenza a svolgere tale funzione in modo burocratico.
A ventitré anni il pianista canadese Jan Lisiecki ha ottenuto ampio riconoscimento per la sua straordinaria maturità interpretativa.
Il superamento della società capitalista e la costruzione di una società socialista si lega alla questione della formazione delle avanguardie e, più in generale, degli intellettuali.
Il moto della storia non è ciclico, né rettilineo, né ottimisticamente progressivo, si dispiega sinuosamente come una spirale.
Analizziamo in questa puntata la fase repubblicana del Brasile, dalla fondazione della Repubblica al suicidio di Vargas nel 1954.
Un appuntamento che richiamerà appassionati dalla Svizzera e dal Nord Italia.
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La città futura

“Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l’attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c’è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti.”

Antonio Gramsci

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