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Venerdì, 11 Febbraio 2022 18:16

Lenin contro il burocratismo

La deviazione burocratico-economicista tende a contrapporre lo sviluppo della produzione, indispensabile ai fini della transizione al socialismo, all’altrettanto necessaria lotta al burocratismo, considerando quest’ultima lotta come una preoccupazione politicista e una difesa piccolo-borghese della democrazia formale.

Venerdì, 19 Novembre 2021 17:17

Lenin contro gli antiautoritari

Per Lenin, dinanzi al costante stato d’assedio imposto dall’imperialismo e all’acuirsi della lotta di classe dopo la presa del potere, era assolutamente indispensabile, in una prima fase, il rafforzamento degli istituti statuali rivoluzionari e della dittatura di classe.

Domenica, 10 Maggio 2020 21:20

Gramsci, il diritto e la società regolata

Quale funzione continua a svolgere il diritto nello sviluppo di una società socialista in cui lo Stato tenderà a dissolversi nella società regolata?
Sabato, 23 Febbraio 2019 22:09

Lenin e la lotta al centralismo burocratico

I mezzi necessari a contrastare la tendenza alla burocratizzazione delle funzioni direttive sono, in primo luogo, l’ispezione operaia e contadina, in secondo luogo la formazione costante di chiunque abbia ruoli dirigenziali.
L’esigenza di estendere la disciplina del lavoro all’intera società quale tappa necessaria per ripulire radicalmente la società dalle brutture e dalle ignominie dello sfruttamento capitalistico.
Le diverse fasi, in un paese arretrato e isolato, necessarie a realizzare la transizione alla società comunista.
L’imprevisto successo della rivoluzione in oriente e la sconfitta in occidente ha reso necessario ripensare a fondo la tattica per la transizione al socialismo in un paese solo e arretrato.
Le difficoltà generali della costruzione di uno Stato socialista e le difficoltà particolari della sua realizzazione, per la prima volta nella storia, in un paese solo e, per giunta, arretrato.
La polemica fra comunisti e socialdemocratici sulla violenza, la democrazia e la dittatura del proletariato.
Dalla nuova politica economica al degenerare della lotta all’interno del PC dell’Urss.
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La città futura

“Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l’attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c’è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti.”

Antonio Gramsci

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