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Venerdì, 02 Dicembre 2022 14:36

Il rapporto fra filosofia e ideologia in Gramsci

Per Gramsci occorre superare la distinzione propria degli intellettuali tradizionali fra filosofia, monopolio di pochi addetti ai lavori, e ideologia quale strumento pratico di governo di masse considerate eternamente fanciulle.

Terza parte della riflessione del grande dirigente portoghese Alvaro Cunhal.

L'esito del CPN del 15 e 16 novembre, che ha respinto il documento proposto dalla Segreteria Nazionale, impone la riapertura della discussione politica nel nostro partito, a partire dal prossimo Comitato Politico Nazionale. Il momento che vive il partito è assai grave, per molti aspetti drammatico, e noi ci rivolgiamo a tutti voi, compagni e compagne, con spirito di sincera unità, per chiedervi di farvi carico fino in fondo dell’esigenza di sintesi politica fra le diverse proposte e sensibilità esistenti nel nostro partito, evitandogli i traumi di rigidità, forzature, strappi, che il Partito non sarebbe oggi in grado di sopportare.

La città futura

“Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l’attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c’è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti.”

Antonio Gramsci

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