Visualizza articoli per tag: Draghi
Contraddizioni internazionali e la tragica situazione italiana
Per quanto si viva indubbiamente in una fase di restaurazione, restano aperte delle contraddizioni che potrebbero essere foriere di sviluppi positivi non del tutto trascurabili per chi si batte per l’emancipazione del genere umano.
Acquà nisciuno è fesso
Il Disegno di legge del governo sul mercato e la concorrenza spalanca le porte per privatizzare quel poco dei servizi locali che ancora è rimasto in mano pubblica. Occorre costruire un vasto movimento per il ritiro del disegno.
Il governo Draghi va dritto sulla strada indicata dalla Ue
Chi pensava al premier Draghi come alleato delle forze progressive ha dimenticato le ragioni per le quali è nato questo esecutivo e soprattutto gli interessi perseguiti. Il capitolo pensioni e delocalizzazioni impone ai sognatori del centro sinistra una full immersion nella realtà.
Disturbare i manovratori
Non ci voleva la scienza di Draghi per una manovra simile, non diversa alle precedenti: taglio delle tasse, deregulation, risorse alle imprese. Ma forse ci voleva la sua autorevolezza presso i palazzi della politica e della finanza per imporla a tutto lo schieramento politico.
Verso una terza Repubblica?
Il programma della P2 ha avuto la strada spianata e si è progressivamente affermato via via che l’ideologia neoliberista, o meglio ordoliberista conquistava – l’una dopo l’altra – le casematte essenziali per avere l’egemonia sulla società civile.
Draghi rilancia la coesione sociale
Le ultime esternazioni del premier Draghi vanno lette con estrema attenzione, il richiamo alla coesione sociale e alle politiche attive del lavoro occultano il ricorso padronale a violenze inaudite con aggressioni ai manifestanti della logistica. Le politiche cosiddette neo keynesiane non saranno sufficienti a colmare il ritardo dei paesi mediterranei della Ue.
A qualcuno non piace Smart: il lavoro agile nella PA all’epoca di Brunetta
Il governo Draghi in piena pandemia decide di abolire l'obbligo di mettere la metà del personale della pubblica amministrazione in lavoro agile. Sullo sfondo c'è la necessità di gestire i 235, 6 miliardi di euro del Recovery Plan.
Promuovere la massima unità contro il governo Draghi!
Il Partito Comunista Italiano, Fronte Popolare, La Città Futura, nel rimarcare il proprio impegno per l’unità comunista entro un fronte della sinistra di classe, sottolineano il cambio di fase politica di assoluto rilievo rappresentato dall’affermazione del governo Draghi, espressione dei poteri forti, ossia delle élite finanziarie ed economiche, italiane ed europee, e la necessità di promuovere nei suoi confronti la più ampia ed unitaria opposizione possibile delle forze politiche, sindacali, sociali.
Il governo dei peggiori
La dura realtà della lotta di classe non scompare ideologicamente, se chi è storicamente più debole la nega, perché questo non può che favorire il più forte, che potrà portare avanti la lotta di classe in modo unilaterale e indisturbato.
La conferenza stampa di Draghi: sobrietà grigio-padronal
Si chiariscono gli obiettivi del nuovo presidente del Consiglio: oltre a gestire l’emergenza sindemica (sanitaria e sociale), il “lavoro sporco” consiste nell’avviare profonde riforme “istituzionali” per rimuovere le residue resistenze a difesa delle tutele sociali costituzionalmente garantite