Ancora armi? Situazione militare in Ucraina e proliferazione nucleare

Putin ha annunciato che la Federazione Russa sospende la sua partecipazione allo Strategic Arms Reduction Treaty, il cui scopo è il controllo reciproco degli armamenti nucleari strategici.


Questo video è dedicato ancora una volta alla guerra per procura tra NATO e Russia. In particolare, si analizza il problema della scarsità dei proiettili e delle armi che le potenze occidentali, compresa l’Italia, intendono continuare a mandare in Ucraina con la speranza di sconfiggere la Russia, che pure sta avanzando lentamente. Le pressioni occidentali sulla Cina, perché si distacchi dalla Russia, hanno avuto poco successo: il grande Paese asiatico sostiene il suo alleato, ma auspica la pace e la stabilità mondiale, benché stia lavorando per una trasformazione profonda dell’attuale ordine mondiale. 

Concludendo il suo lungo discorso di martedì 22 febbraio, Putin ha annunciato che la Federazione Russa sospende la sua partecipazione allo Strategic Arms Reduction Treaty, il cui scopo è il controllo reciproco degli armamenti nucleari strategici. Esso è stato firmato da Russia e Usa nel 2011, rinnovato nel 2021 e scade nel 2026. In realtà, a causa della pandemia e del peggioramento delle relazioni tra i due paesi, il trattato era già sospeso.  Questa decisione blocca le ispezioni mutue e potrebbe favorire una pericolosa proliferazione nucleare. Esattamente l’ultima cosa che l’umanità desidera e a cui dovrebbe opporsi fermamente, mobilitandosi.

03/03/2023 | Copyleft © Tutto il materiale è liberamente riproducibile ed è richiesta soltanto la menzione della fonte.

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L'Autore

Alessandra Ciattini

Alessandra Ciattini insegna Antropologia culturale alla Sapienza. Ha studiato la riflessione sulla religione e ha fatto ricerca sul campo in America Latina. Ha pubblicato vari libri e articoli e fa parte dell’Associazione nazionale docenti universitari sostenitrice del ruolo pubblico e democratico dell’università.

La città futura

“Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l’attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c’è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti.”

Antonio Gramsci

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