Il Vietnam riceve importanti visite diplomatiche da Cina e Giappone

Appena due settimane dopo la visita della vicepresidente statunitense Kamala Harris, il Vietnam ha ricevuto il ministro degli Esteri cinese Wang Yi e il ministro della Difesa giapponese Kishi Nobuo. La Repubblica socialista si conferma uno dei crocevia dell’attività diplomatica nell’area dell’Asia sudorientale.


Il Vietnam riceve importanti visite diplomatiche da Cina e Giappone

Nei nostri articoli abbiamo spesso insistito sull’importanza del Vietnam e della regione dell’Asia sudorientale nello scacchiere geopolitico internazionale. Abbiamo avuto modo anche di parlare dell’intensa attività diplomatica che le principali potenze mondiali, in particolare Stati Uniti e Cina, portano avanti in quest’area del mondo. Non è sorprendente, dunque, che, solamente due settimane dopo la visita della vicepresidente statunitense Kamala Harris a Singapore e in Vietnam, il ministro degli Esteri cinese Wang Yi abbia intrapreso un viaggio che, nell’arco di una settimana, l’ha portato a visitare Vietnam, Cambogia, Singapore e Corea del Sud

Wang Yi è giunto in Vietnam venerdì 10 settembre al fine di prendere parte a una riunione del comitato direttivo Cina-Vietnam per la cooperazione bilaterale, trattenendosi fino a domenica 12. “Lo scopo della visita è rafforzare il rapporto di cooperazione e il partenariato strategico globale tra i due paesi” ha affermato Đoàn Khắc Việt, portavoce del ministero degli Esteri vietnamita, alla vigilia della visita del massimo esponente della diplomazia cinese. “La cooperazione per combattere il Covid-19 è una questione di interesse reciproco per entrambi i paesi, compreso il supporto per i vaccini e le attrezzature mediche” ha aggiunto.

Nel corso del suo soggiorno vietnamita, Wang ha incontrato il primo ministro Phạm Minh Chính, affrontando tematiche di grande importanza come le dispute riguardanti il controllo del Mar Cinese Meridionale, noto come Mare Orientale in Vietnam. Il leader del governo ha anche affermato che il Vietnam tiene a cuore le sue relazioni con la Cina e le considera una priorità assoluta nella sua politica estera. “Entrambe le parti dovrebbero sforzarsi di risolvere e controllare adeguatamente le controversie, mantenendo un ambiente pacifico e stabile in mare” ha affermato. Per quanto riguarda la cooperazione nella lotta al Covid-19, Chính ha apprezzato lo stretto coordinamento e il sostegno reciproco di entrambe le parti, e ha ringraziato la Cina per aver aiutato il Vietnam attraverso la fornitura di vaccini. 

Wang ha incontrato anche il suo omologo Bùi Thanh Sơn “per discutere le relazioni tra i due paesi e i modi per promuovere la loro partnership strategica di cooperazione globale”. Sơn ha espresso la speranza che entrambi i paesi continueranno a rafforzare i legami nella lotta al Covid-19, inoltre ha chiesto alla Cina di avviare procedure doganali favorevoli per le merci vietnamite, in particolare i prodotti agricoli, contribuendo così a bilanciare il commercio bilaterale e a sostenere le catene di approvvigionamento e produzione. I due ministri degli Esteri hanno anche discusso lo sviluppo di alcuni importanti progetti congiunti, come quello che vede la Cina impegnata nella costruzione della linea metropolitana della capitale Hà Nội
Wang Yi ha approfittato della propria visita in Vietnam per confermare la donazione di altre tre milioni di dosi di vaccino al paese vicino, portando a quasi sei milioni il numero totale di vaccini che la Cina ha fornito al Vietnam a titolo totalmente gratuito. L’annuncio è stato dato in occasione dell’incontro con Phạm Bình Minh, ex ministro degli Esteri e attuale vice primo ministro della Repubblica Socialista. I due hanno poi presieduto insieme la riunione del comitato direttivo Cina-Vietnam per la cooperazione bilaterale.

Infine, Wang è stato ricevuto dal segretario generale del Partito Comunista del Vietnam, Nguyễn Phú Trọng. I due si sono congratulati vicendevolmente per i risultati ottenuti dai due partiti. Trọng ha anche esortato a promuovere una sostanziale collaborazione vantaggiosa per tutti tra i ministeri, i settori e le località dei due paesi, rafforzando il lavoro educativo per sensibilizzare la popolazione, in particolare le giovani generazioni, sulla tradizionale amicizia tra i due partiti e le nazioni, e pazientemente risolvere controversie e divergenze, contribuendo così a promuovere lo sviluppo sano e sostenibile del partenariato strategico globale Vietnam-Cina a vantaggio dei rispettivi popoli.

Mentre Wang Yi si recava in Cambogia per la seconda tappa del suo viaggio diplomatico, il Vietnam riceveva il ministro della Difesa giapponese Kishi Nobuo, che ha effettuato in quest’occasione la sua prima visita ufficiale all’estero da quando ha assunto la carica ministeriale, esattamente un anno fa. Kishi è stato ricevuto dal suo omologo vietnamita, il generale Phan Văn Giang. “Le due parti hanno parlato molto dei legami di difesa bilaterali nel recente passato; scambiato idee sulla situazione regionale e mondiale di reciproco interesse, compresa l’importanza della libertà di navigazione nel contesto dei complessi sviluppi nella regione” si legge nel comunicato ufficiale rilasciato dalle autorità vietnamite. “Hanno convenuto che le due parti collaboreranno strettamente nell'attuazione dei programmi nell’ambito dei meccanismi multilaterali e regionali e spingeranno attivamente le attività di cooperazione per dare un contributo attivo alla pace, alla stabilità e allo sviluppo nella regione e nel mondo”.

In quest’occasione, i due ministri hanno firmato un accordo sul trasferimento di attrezzature e tecnologie per la difesa, e si sono accordati per sviluppare un altro accordo sulla cooperazione negli ambiti della medicina militare e della sicurezza informatica. Questi sviluppi rientrano nell’applicazione della dichiarazione di visione congiunta sulle relazioni di difesa firmata dai due governi nel 2018.

In seguito, il ministro nipponico è stato ricevuto dal premier Phạm Minh Chính, che ha affermato che il Vietnam accoglie con favore i contributi attivi del Giappone e sostiene il suo ruolo maggiore nel mantenimento della pace, della stabilità e dello sviluppo nella regione e nel mondo. Inoltre, ha ringraziato il Giappone per aver fornito al Vietnam oltre 3 milioni di dosi di vaccini contro il Covid-19 e aver facilitato il lavoro e la vita dei vietnamiti in Giappone. Il ministro giapponese ha parlato molto degli sforzi del governo del Vietnam nella lotta contro la pandemia e ha affermato che chiederà alle autorità competenti di continuare l’assistenza vaccinale in Vietnam. Per quanto riguarda le questioni di politica internazionale, oltre a ribadire la comunità di vedute sulle questioni del diritto del mare, il Vietnam ha sostenuto il processo di pace e denuclearizzazione della penisola coreana, mentre la parte giapponese ha affermato il sostegno agli sforzi dell’Asean sulla questione del Myanmar.

Infine, Kishi si è recato dal presidente della Repubblica Socialista, Nguyễn Xuân Phúc. “Il Vietnam creerà ogni condizione favorevole per l’ulteriore potenziamento della cooperazione nel campo della difesa nazionale tra i due paesi” ha sottolineato il capo di Stato. L’ospite giapponese ha affermato che il Vietnam è un partner della massima importanza del Giappone nella regione, ha informato il presidente sui risultati dei suoi colloqui con gli esponenti del governo e ha espresso la speranza che i due paesi rafforzino ulteriormente la loro cooperazione in materia di difesa nazionale. “Il Giappone continuerà ad attuare attivamente la sua cooperazione con il Vietnam per alleviare le conseguenze della guerra, le attività di ricerca e soccorso e la sicurezza marittima” ha sottolineato.

17/09/2021 | Copyleft © Tutto il materiale è liberamente riproducibile ed è richiesta soltanto la menzione della fonte.

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L'Autore

Giulio Chinappi

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La città futura

“Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l’attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c’è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti.”

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