Il Partito Laburista inglese ha scelto di non opporsi al programma nucleare Trident nonostante la linea pacifista del nuovo leader Corbyn.
Migliaia di lavoratori e lavoratrici sono alle prese con i cambi di appalto, alla mercé delle amministrazioni locali del PD e della destra che ormai parlano linguaggi simili e assumono, rispetto ai lavoratori meno tutelati, politiche improntate a logiche di mercato.
L’attuale processo di de-emancipazione rischia di ridurre il pensiero critico a strumento delle classi dominanti.
Le potenze imperialiste non hanno mai digerito la nazionalizzazione del 1956 e l’esercizio della piena sovranità egiziana sul Canale.
Ripercorriamo le fasi precedenti e successive alle dimissioni dell’ex sindaco con la bici.
“L’attesa”, rimozione di un dolore incomparabile nel film di Piero Messina
di Alba Vastano
Il primo lungometraggio del regista siciliano assistente di Sorrentino nella “Grande bellezza”.
L’opera di Bertolt Brecht costituisce un imprescindibile punto di riferimento per chi intende rilanciare la prospettiva del realismo socialista in modo non burocratico..
E così, alla fine, con una mossa suicida e tardiva Ignazio Marino si è dimesso.
Il modello Marchionne bocciato anche dagli operai statunitensi
di Carmine Tomeo
La bocciatura del rinnovo contrattuale dei lavoratori FCA negli Stati Uniti, parla anche a noi, in Italia.
Il Partito Comunista Giapponese contro le leggi di guerra
di Paolo Rizzi
Nonostante l'opposizione e le proteste di piazza, le leggi di guerra sono state approvate da entrambe le camere del parlamento giapponese.
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Contrariamente a quanto divulgato dai media di oggi, Pietro Ingrao non è stato un antesignano del liberalismo “alla Gorbaciov”, ma un autentico comunista.
“Kunduz, non è stato un incidente”, recita il comunicato di MSF. Ma non è la prima volta che la NATO finisce nel mirino delle organizzazioni umanitarie per i suoi crimini di guerra.
Prosegue l’analisi di alcuni testi scolastici, diffusi in epoca fascista, sulle più vistose omissioni e censure storiche operate dalla propaganda di allora.
Sin dagli anni ‘70 si consumano tra diversi economisti le più bizzarre dispute tese a contrapporre alla teoria del valore di Marx argomentazioni di un “marxismo senza Marx”.
