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Seconda parte della relazione sugli aspetti economici dell’attuale crisi del capitalismo presentata alla Conferenza delle lavoratrici e dei lavoratori comunisti del 19 giugno scorso. In questa parte si spiegano i motivi teorici e pratici dell’abbandono delle politiche keynesiane da parte degli agenti del capitale e si indicano politiche alternative.

Il governo sta affrontando la pandemia in maniera ossequiosa verso i proprietari delle grandi fabbriche, a scapito delle condizioni del resto della società. La scuola è fra i settori più colpiti e in più deve subire scelte che tendono a circoscrivere la sua funzione alla riproduzione della forza-lavoro alienata. L’obiettivo unificante di insegnanti, studenti e lavoratori può essere la riduzione del numero di alunni per classe.

La Cgia di Mestre di nuovo all’attacco degli sprechi della Pubblica Amministrazione. Le cause principali però sono le politiche che quell’associazione auspica.

Domenica, 14 Febbraio 2021 16:40

È il momento dell’unità

Un governo al servizio degli interessi del grande capitale che metterà in atto un’aggressione violenta alle condizioni già critiche della classe lavoratrice. Una tecnocrazia al potere che sta ipotecando la sovranità popolare. Se non ora, quando unire le forze di tutta la sinistra di classe per organizzare un ampio fronte di opposizione?

L’appello di Anpi e altre organizzazioni di massa e formazioni politiche separa indebitamente il tema della democrazia e dell’antifascismo dal contesto sociale manifestandosi come una stampella del governo Conte.

Il Pci raccoglie le firme per presentarsi alle elezioni del Parlamento europeo.
Sabato, 24 Novembre 2018 20:12

Non è una guerra ma un gioco coi soldatini

Il gioco delle parti sulla manovra economica del governo nasconde il carattere reazionario di entrambi gli schieramenti. Ricordiamocelo alle prossime elezioni europee.
Una ricerca dell'OECD mostra l'accentuazione delle disparità in Europa, prodotte dalle politiche liberiste. L'Italia detiene alcuni poco invidiabili record di iniquità.
Giovanni Bruno commenta il documento unitario [1] approvato dalla Federazione pisana del Prc in tema di costruzione del nuovo blocco storico e di alleanze politiche.

La città futura

“Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l’attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c’è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti.”

Antonio Gramsci

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