Visualizza articoli per tag: pensioni
Quale giustizia? Noterelle a margine dello sciopero generale
Lo sciopero generale indetto da CGIL e UIL rappresenta un segnale di svolta o di perfetta continuità nell’alveo della concertazione? Dopo la pandemia nulla andrà tutto bene e nulla sarà come prima.
Economia circolare? No grazie
Economia circolare e infortuni sul lavoro. Come siamo messi? Con quale metro misuriamo la loro sostenibilità ecologica e sociale?
Il governo Draghi va dritto sulla strada indicata dalla Ue
Chi pensava al premier Draghi come alleato delle forze progressive ha dimenticato le ragioni per le quali è nato questo esecutivo e soprattutto gli interessi perseguiti. Il capitolo pensioni e delocalizzazioni impone ai sognatori del centro sinistra una full immersion nella realtà.
La truffa previdenziale
I dogmi degli economisti asserviti al capitale sono diventati i principi assoluti con i quali piegare le nostre vite. Aumenta l’età pensionabile nonostante si riduca l’aspettativa di vita e vanno rafforzandosi pensioni e sanità integrative. La cancellazione della quota 100 e il ritorno alla Fornero conferma la natura predatoria del capitale.
Una legge di bilancio conservatrice
La manovra di bilancio 2021, elude la questione dirimente: una legge patrimoniale per abbattere le diseguaglianze crescenti imposte dal neoliberismo attraverso la riduzione delle aliquote. Sfatiamo il mito della riduzione delle tasse come volano dell’economia.
Landini e Bonomi dialogano sulla pelle dei lavoratori e dei pensionati
Il dialogo fra Landini e Bonomi potrebbe rappresentare una svolta epocale nelle relazioni sociali e nel disegno del welfare. Occorre disinnescare l’attacco al contratto nazionale e istituire una patrimoniale per rifinanziare il sistema previdenziale.
Capitalismo pandemico e obiettivi delle lotte sociali
La ferocia della crisi capitalista è acuita dalla pandemia. Serve un progetto politico e sindacale che sappia combattere le iniquità strutturali del capitalismo unificando i soggetti colpiti dalla crisi.
I rinnovi dei contratti nazionali non siano merce di scambio
Negli ultimi decenni i salari, le pensioni e il potere contrattuale sono crollati. Il rinnovo dei contratti non può essere la contropartita dell’intensificazione dello sfruttamento. L’aumento dei salari deve accompagnarsi alla crescita degli organici e all’aumento delle spese per i settori pubblici.