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Vogliamo una società che metta al centro la vita e la sua dignità, che sappia essere interdipendente con la natura, che costruisca sul valore d’uso le sue produzioni, sul mutualismo i suoi scambi, sull’uguaglianza le sue relazioni, sulla partecipazione le sue decisioni.

Recensione del libro di Manlio Dinucci e Carla Pellegrini (La Vela, 2019) che affronta il tema molto attuale della crisi ambientale, stimolo di molte mobilitazioni di giovani nel mondo, di cui consiglio la lettura.

In una lettera aperta al Governo, alla Regione, ai parlamentari, ai sindacati e alle autorità locali si chiedono l’intervento dello Stato nella gestione delle acciaierie e tutele per i lavoratori e l’ambiente.
Lunedì, 16 Marzo 2020 02:47

Ilva: la capitolazione del governo

L’accordo sulle acciaierie di Taranto chiuso durante l’emergenza Coronavirus prolunga i tempi del risanamento ambientale e non garantisce un futuro allo stabilimento e ai lavoratori.
Intervento di Angelo Baracca al seminario sul Capitalismo e l’emergenza climatica che si è tenuto Il 1 marzo a Lari (PI) in cui l’autore sottolinea la predisposizione della scienza capitalista per lo sfruttamento.
Sabato, 28 Dicembre 2019 15:04

C’è vita oltre il capitalismo?

È più facile immaginare l’estinzione della specie umana piuttosto che la fine del capitalismo: video dell’iniziativa “climate justice o green economy”.
Domenica, 24 Novembre 2019 03:19

Il cosiddetto problema ambientale

Trattare le questioni ambientali separatamente dal processo storico che le ha determinate impedisce l’individuazione delle azioni positive o contromisure da intraprendere.
I motivi avanzati per giustificare il recesso appaiono più che pretestuosi e servono a nascondere e giustificare legalmente l’abbandono o il parziale disimpegno, senza pagare pegno.
Le richieste degli ambientalisti devono tener presente che l’attuale modo di produzione non solo produce emissioni nocive ma ne riduce anche la capacità di assorbimento
Sabato, 28 Settembre 2019 20:34

Estinzioni di massa

Abbiamo di fronte a noi solo due strade: la madre terra o la morte. Quindi o muore il capitalismo o muore la madre terra, o vive il capitalismo o vive la madre terra
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La città futura

“Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l’attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c’è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti.”

Antonio Gramsci

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