Gli effetti della globalizzazione (IV videolezione di Geopolitica)

Quarta e ultima lezione del ciclo di Geopolitica, nell’ambito del corso sperimentale 2020 di Unigramsci Pisa a cura di Andrea Vento. Gli effetti della globalizzazione.


In questa lezione vengono esaminati gli effetti economici e sociali della globalizzazione. In particolare si evidenzia la crescita degli squilibri socio-economici sia all’interno delle singole aree che su scala globale, con la forte crescita della Cina – in cui  sono usciti dalla povertà 800 milioni di persone – e di altri paesi asiatici, la crescita occupazionale nei paesi in via di sviluppo, la stagnazione nell’Africa subsahariana, il peggioramento delle aree rurali, la crescita della fame, la riduzione di reddito e diritti dei lavoratori del Nord, area in cui cresce la divaricazione fra i ceti medio-alti e quelli medio-bassi, e l’aumento dei flussi migratori.

Vengono esaminati anche i notevoli effetti culturali (primato del modello occidentale, crescita dei fondamentalismi, nazionalismi, populismi e xenofobia) e politici con la riduzione del ruolo dello Stato e, per reazione, la crescita delle forze politiche ispirate al nazionalismo.

Si analizzano anche gli effetti del Covid-19 sulle diverse economie.

Viene infine posta attenzione alla crescita delle spese militari e del commercio di armi, soprattutto verso i paesi del Sud, e si fornisce un giudizio sul ruolo delle Ong, che vanno sostituendosi agli Stati nelle attività umanitarie.

Le conclusioni sono che la crescita economica non è stata inclusiva e che la crescita delle produzioni agricole e industriali ha comportato una pressione insostenibile sul pianeta, portandolo vicino alla catastrofe.

26/02/2021 | Copyleft © Tutto il materiale è liberamente riproducibile ed è richiesta soltanto la menzione della fonte.

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L'Autore

Andrea Vento

La città futura

“Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l’attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c’è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti.”

Antonio Gramsci

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