Visualizza articoli per tag: Israele
L’iniziativa spontanea e di massa dello sciopero del 22 Settembre
Il 22 Settembre si è verificato un evento importantissimo in tutta Italia: uno sciopero squisitamente politico, su questioni internazionali, indetto in sostegno della Global Sumud Flottiglia ed in contrasto con ogni forma di collaborazionismo del Governo italiano sul genocidio operato dallo Stato D’Israele nei confronti della popolazione civile di Gaza, si è concretizzato in un azione di massa che ha coinvolto centinaia di migliaia di lavoratori e studenti in moltissime città d’Italia.
La “soluzione finale” della questione palestinese, e la resistenza di un popolo.
Forse il progetto sionista di cancellare i palestinesi apparentemente andrà in porto, ma otterrà un altro paradossale esito: tutta l’umanità, quella umanità che non vuole rassegnarsi a diventare disumana, è divenuta palestinese. Recensione del libro di Chris Hedges, Un genocidio annunciato. Storia di sopravvivenza e resistenza nella Palestina occupata, Prefazione di P. Odifreddi, Traduzione di N. Mataldi, Fazi, Roma 2025, XV-221 pp.
Osservatorio che cambia. Palestina e Ucraina
Osservatorio sul mondo che cambia: da Gaza all'Ucraina
Le responsabilità italiane ed europee nel genocidio in Palestina
Videointervista ad Antonio Mazzeo.
Due pesi e due misure
Fra le cose più allucinanti della tragedia palestinese vi è l’assoluta disparità del trattamento riservato all’Ucraina e alla Palestina da parte dell’Unione europea. Tutti i grandi princìpi del diritto internazionale che bisognerebbe a ogni costo salvaguardare nel primo caso, anche a rischio di una guerra nucleare con la Russia, non sono minimamente presi in considerazione per i palestinesi.
Osservatorio sul mondo: Ucraina: quali prospettive di pace da Anchorage?
Eyal Zamir contro Netanyahu quando un esercito cade vittima della politica dell’immagine
Mentre i mandanti del genocidio del popolo palestinese ordinano la distruzione totale dei gazawi e della loro terra, aumentano i morti per suicidio tra i soldati israeliani
Possiamo fermare il genocidio in Palestina
L’indignazione popolare ha raggiunto i massimi livelli possibili e questo impensierisce ormai le classi dirigenti dei Paesi occidentali, imbarazzati di fronte all’operare apertamente brutale e razzista dell’ “unica democrazia del Medio Oriente”. Occorre denunciare per raggiungere un risultato, anche solo simbolico, per non essere complici del massacro.
Osservatorio sul mondo: Israele verso l’occupazione totale di Gaza, ma il fronte interno vacilla
Mentre Netanyahu punta alla conquista definitiva della Striscia, il Paese è lacerato da tensioni politiche, proteste di piazza e malcontento tra i militari di ritorno dal fronte.