La Russia è al centro delle tensioni nel mondo. La constatazione potrebbe preoccupare molti cittadini di quel paese o potrebbe invece solleticare la “grandeur” del nazionalismo sempre viva (purtroppo) anche nella patria di Tolstoj e di Lenin. Ma così è.
Una, due, tre, quattro rondini non fanno primavera, ma sfrecciano su uno squarcio azzurro del plumbeo inverno dei nostri pensieri e producono un sia pur fugace sorriso.
Era perdente in tutti i sondaggi e negli auspici di molte cancellerie mondiali, poi tre giorni fa ha promesso: “Se vinco, mai uno Stato Palestinese”, e la pancia della paura e dell’estremismo ebraico ha prevalso tra i poli di Israele. Sovvertendo tutti i sondaggi Benjamin Netanyahu ha vinto le elezioni in Israele: il suo Likud ha 29 seggi, il centro sinistra solo 24.
L'attentato del 18 marzo al museo del Bardo a Tunisi evidenzia segnali di grave pericolo che incombono sulla Tunisia da differenti punti di vista.
Ricordare la liberazione di Mandela. Esigere la scarcerazione di Marwan Barghouti
di RedazioneSarebbe ora che Marwan Barghouti, il “nuovo Mandela” palestinese, venisse liberato dopo 20 anni di detenzione nelle prigioni israeliane. Lo scorso 11 febbraio abbiamo commemorato la liberazione di Nelson Mandela che era stato scarcerato l’11 febbraio 1990 dopo venticinque lunghi anni.
Regno Unito – La diaspora della sinistra
di Marco Nebuloni e Paolo RizziQuantitative easing: il fragore di un bazooka caricato a salve
di Ascanio BernardeschiPrima ancora che il quantitative easing (QE) inondi di liquidità l'Eurozona, siamo stati sottoposti a un'altra inondazione: i commenti entusiasti della stampa compiacente su questo “bazooka” che finalmente invertirà le politiche restrittive e permetterà il rilancio dell'economia.
Landini ha investito la sua Fiom in un progetto politico? Un po’ sì e un po’ no. Un po’ sì, perché la “coalizione sociale” della quale si è fatto promotore si pone come diretta antagonista, non solo sociale ma, appunto, politica, del Partito democratico. E di tutto il Partito democratico, non soltanto della sua leadership attuale.
Antonio A. Santucci (Cava de’ Tirreni, 2 ottobre 1949 – Roma, 27 febbraio 2004) ha lasciato un vuoto intellettuale incolmabile nell’ambito degli studi gramsciani ma anche umano, per chi fu a lui più vicino come amico e come compagno di militanza politica.
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La storia è nota: nel 1348 Firenze è colpita dall’epidemia di peste nera, dieci tra ragazze e ragazzi, per paura del contagio, decidono di fuggire dalla città e di rifugiarsi in una casa di campagna. Per dimenticare le brutte immagini di Firenze colpita dal morbo, per sottrarsi alla paura, al dolore, alla sofferenza decidono di raccontarsi delle storie ogni giorno, storie che spesso hanno come tema l’amore e il piacere, la burla e la superstizione.
a Giornata Internazionale della Donna, lanciata da Clara Zetkin e trascorsa da pochi giorni, rappresenta sicuramente un immancabile appuntamento per approfondire un tema, quello del femminismo, che, ahinoi, resta sostanzialmente insondato, non valorizzato e, in alcuni casi, vergognosamente accantonato per il resto dell'anno, quasi fosse qualcosa di cui occuparsi esclusivamente in occasione dell'8 Marzo
Il Governo Renzi ci fa rimpiangere quei governi bighelloni, parassiti, che non provocavano danni irreparabili all’impianto sociale e agli equilibri istituzionali. Questo governo, invece, si sta contraddistinguendo per l’organica distruzione dell’impianto sociale e costituzionale, più di quanto abbia fatto il “pionieristico” Berlusconi.
Il bilancio di Roma Capitale come la favola del principe infelice
di Claudio OrtaleRoma, 16 marzo 2015. Da quasi 14 anni, ormai, ho avuto modo di seguire l’andamento dell’atto più importante dell’Amministrazione Capitolina leggasi il suo Bilancio di previsione e di certo i quattro documenti dell’era Alemanno (i bilanci dal 2009 al 2012, approvati sempre con una enorme dose di ritardo al punto da farli divenire dei semplici bilanci consuntivi più che previsionali, come ad esempio quello del 2012 approvato solo a novembre dello stesso anno), sembrano quasi confermare il vecchio adagio romano : “A Nerone, potessi campà 100 anni”.