Videolezione: Scienza della logica

Proseguiamo la pubblicazione del corso di filosofia: Le origini filosofiche del marxismo: la filosofia di G.W.F. Hegel, tenuto dal prof. Renato Caputo per l’Università popolare Antonio Gramsci con la quinta videolezione: Scienza della logica, struttura generale e dottrina dell’essere.



Link agli articoli usciti su questo giornale in cui sono approfondite le questioni affrontate nella video lezione: “Scienza della logica” e “Scienza della logica II parte

Il primo volume della Scienza della logica viene pubblicato nel 1812, avrà poi una nuova edizione nel 1832, pubblicata postuma, che fu l’ultima fatica di Hegel prima della sua repentina dipartita. I lineamenti fondamentali della scienza logica sono anche esposti in forma sintetica nella prima sezione dell’Enciclopedia delle scienze filosofiche, dal momento che costituisce la prima scienza filosofica.

La questione del cominciamento

La tanto dibattuta ancora oggi – in particolare da commentatori e studiosi borghesi – questione del fondamento della Scienza della logica, è in realtà di semplice soluzione, in quanto il cominciamento è costituito da quel sapere assoluto che era stato il punto di approdo del lungo e complesso percorso della Fenomenologia dello spirito, ossia la conseguita unità fra il soggetto (la coscienza) e il suo oggetto, ovvero fra il pensiero e l’essere, fra la forma spirituale e il contenuto materiale, storico-empirico. Dunque non vi è nulla di arbitrario nel cominciamento, né di assiomatico, ma si parte dall’ultima figura dell’opera precedente, che è a sua volta fondata e dimostrata dallo svolgimento di tutte le precedenti figure. La Fenomenologia, quale introduzione e al contempo prima parte del sistema ha, dunque, fondato il concetto della scienza che la Logica dovrà dispiegare, realizzandolo con il ritrovarlo prima nelle varie logiche con cui si è sviluppata la storia della filosofia, poi attraverso le varie forme in cui si è venuta sviluppando la natura sino a culminare nell’uomo e, infine, nelle diverse manifestazioni dello spirito del genere umano. Superando, in tal modo, il dualismo – quale problema fondamentale lasciato in eredità dalla filosofia moderna, a partire dalla rivoluzione operata da Cartesio fondando il suo sistema sull’Io penso – siamo infine entrati nel regno della scienza, in cui diverrà possibile comprende la verità senza veli, ossia al di là del suo darsi fenomenico nelle diverse figure incontrate nel corso della Fenomenologia dello spirito. Prosegui la lettura dell’articolo al link: https://www.lacittafutura.it/unigramsci/scienza-della-logica

«Non si può comprendere perfettamente Il Capitale di Marx – osserva Lenin nei suoi Quaderni filosofici – e in particolare il suo primo capitolo senza aver studiato a fondo e compreso tutta la Logica di Hegel. Quindi nessun marxista ha compreso Marx da mezzo secolo a questa parte». Tanto che Lenin, due anni prima della sua morte, in un articolo consacrato al materialismo militante e che ha dunque lo statuto di una sorta di testamento filosofico, non reclama la fondazione di una «società per lo studio della dialettica marxista», bensì di una «società degli amici materialisti della dialettica hegeliana» [V. I. Lenin, Sul significato del materialismo militante, 1922].

Del resto lo stesso Marx fa vanto a Hegel, a questo «individuo colossale al quale dobbiamo tanto» [K. Marx, Marx-Engels Werke, XXXIII, p. 665], che egli «per primo comprese la storia della filosofia nel suo insieme» [K. Marx, «Lettera a Lassalle» del 1858 in Marx-Engels Werke, XXIX, p. 549] Inoltre nella Postazione alla seconda edizione de Il capitale Marx sostiene d’aver «civettato» con Hegel ed esprime disprezzo nei confronti dei suoi contemporanei, «epigoni pretenziosi e mediocri» che continuano a denigrare Hegel dilettandosi a trattarlo «da “cane morto”». Anche perché Hegel «è stato il primo ad esporre le forme generali del movimento [dialettico della realtà] in modo ampio e cosciente» [K. Marx, Marx-Engels Werke, XXIII, p. 27].

Infine ha osservato Bertolt Brecht: «Una conoscenza più o meno completa del marxismo costa oggi  dai venti ai venticinquemila marchi-oro [oggi pari a 100 mila euro], e senza tutte le finezze e i dettagli. Per meno non si ottiene niente di veramente buono, al massimo un marxismo di mezza tacca, senza Hegel o senza Ricardo». [Dialoghi di profughi].

Proprio per questo, dopo aver in lungo e largo esposto il pensiero di Marx nei precedenti anni accademici, abbiamo deciso di dedicare un corso dell’Università popolare Antonio Gramsci a: “Le origini filosofiche del marxismo: la filosofia di G.W.F. Hegel.Per continuare a leggere la presentazione del corso: vai al link: https://www.lacittafutura.it/cultura/le-origini-filosofiche-del-marxismo

25/07/2020 | Copyleft © Tutto il materiale è liberamente riproducibile ed è richiesta soltanto la menzione della fonte.

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L'Autore

Renato Caputo

La città futura

“Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l’attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c’è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti.”

Antonio Gramsci

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